L'uomo e le stelle

 

Home   Presentazione   Glossario   Conclusioni


Dalle meridiane
alla Teoria
della Relatività
 
Lavori multidisciplinari
Le comete tra realtà
    e immaginazione
Deep Impact,
    missione cometa
Area Letteraria
Premessa
Italiano
Latino
Inglese
Francese
Cinema
Storia
Area Scientifica
Matematica

Monumenti

  Monumenti:

 Nuraghi
 Stonhenge

 Astronomi:

 Astronomia
    Eudossiana

 Cosmologia
    di Platone
    e Aristotele

 Eudosso
    di Cnido

 Ipparco
 Tolomeo
 Toscanelli
 Muller
 T. Brahe
 Keplero
 
Copernico
 G. Galilei
 Riccioli
 Grassi
 Halley
 Newton

 Civiltà:

 Assiro-
    Babilonesi
 Ebraica
 Egiziana
 Cinese
 Islamica
 Islamica2
 Astronomia     latina
    medievale
 
Pre-
    colombiana
 Preistorica
 Indigene
    attuali


Stonhenge

Il complesso megalitico di Stonehenge, il cromlech più famoso e meglio conservato, si erge nei pressi di Salisbury, nell'Inghilterra meridionale. Costruito a partire dal 1800 a.C. da popoli ignoti, fu ampliato intorno al 1500 a.C. ed è composto da monoliti verticali sormontati a loro volta da altri elementi orizzontali dello stesso materiale, il sarsen (arenaria risalente all'era terziaria).  I piedritti si stima che possano pesare fino a cinquanta tonnellate, mentre gli architravi circa sette.
Per molto tempo Stonehenge è stato ritenuto un santuario per il culto del Sole, ma da successive analisi più approfondite è risultato molto più complesso, tanto da ritenere che possa essere un osservatorio astronomico avanzato. Nel 1963 Gerald Hawkins scriveva che Stonehenge era, a parer suo, una sorta di computer per predire le eclissi, sia solari sia lunari; in effetti molte tra le pietre del misterioso cerchio sono allineati con alcuni punti fondamentali della volta celeste, come quelli di levata e tramonto di Sole e Luna. 
Le pietre tuttavia sono tante, ed indicano moltissimi punti del cielo, come i quattro punti limite di levata della Luna che si originano per effetto della retrogradazione dei nodi durante il suo ciclo di 18,6 anni; Archibald Thom, un archeoastronomo inglese, ha cominciato un immane lavoro effettuando numerosissime ricerche su questo cromlech e su quelli presenti in Bretagna e Gran Bretagna.

 

Stonehenge ha una struttura semplice, tuttavia enigmatica: è circondato da una trincea circolare, che confina internamente con un tumulo circolare, interrotto a Nord-Est da un'apertura che porta al cosiddetto Viale; al centro di tutto si trova un insieme di menhir disposti a ferro di cavallo, circoscritto da altri, sempre di sarsen, che originariamente erano sormontati da architravi. Le pietre più importanti erano quelle centrali, alcune delle quali di roccia blu; tra queste le Pietre Altare, la Heel e la Slaughter.
Cercando di decifrare i misteri di Stonehenge è nata l'archeoastronomia; uno dei premi studiosi fu sir Norman Lockyer, ma incontrò non poche difficoltà, in quanto avrebbe potuto sovvertire la storia stessa della civiltà; sarebbe infatti difficile far accettare l'idea che già 5000 anni fa gli architetti di Sonehenge fossero in possesso di nozioni scientifiche che sono diventate patrimonio di tutta l'umanità solo molto più tardi. 

 

Sono così state avanzate due teorie:

  • la prima prevede l'esistenza di una personalità geniale, con la quale è nata probabilmente anche una scuola nella quale si tramandavano le conoscenze da generazione a generazione (istruendo quelli che sarebbero stati i futuri ricercatori del popolo);
  • la seconda si basa sull'ipotesi di una civiltà venuta dal mare (forse dalla mitica Atlantide?), oggi scomparsa, confermata dalle analisi al radiocarbonio; esse indicano infatti che le costruzioni megalitiche sono più antiche sulle coste e diventano man mano più recenti verso l'entroterra (indice dell'espansione di quel popolo).

Intanto gli studi continuano, ma Stonehenge rimane avvolto in un'affascinante ombra di mistero.