Siamo all’equinozio autunnale

 

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Il 23 settembre arriva l’equinozio d’autunno, salutato da Venere al massimo della sua luminosità. E’ un giorno speciale perché segna l’arrivo di una nuova stagione e perché la durata del giorno è uguale a quella della notte. Il disco solare rimane infatti per lo stesso numero di ore sopra e sotto l’orizzonte. Il termine equinozio deriva infatti dalle parole latine ‘aequus’, che significa uguale, e ‘nox’, notte.

L’equinozio scatta alle 3,54 italiane quando il Sole, nel suo movimento apparente lungo la proiezione in cielo dell’orbita terrestre, ossia l’eclittica, incrocia l’equatore celeste, passando da Nord a Sud. Nello stesso giorno nell’emisfero meridionale comincia la primavera. Durante l’equinozio il Sole passa esattamente allo zenit, posto al centro della volta celeste: questo significa che un osservatore che si trova lungo la linea dell’equatore terrestre, durante l’equinozio, vede il Sole sulla sua testa, cioè a 90 gradi precisi sull’orizzonte.

L’appuntamento con questo evento astronomico non cade sempre nella stessa data, ma oscilla tra il 21 e il 24 settembre, a causa degli anni bisestili che possono farlo slittare anche di molte ore da un anno all’altro.

Appuntamenti/visite osservatorio astronomico del liceo

VISITE SPECOLA ASTRONOMICA – A.S. 2017/2018
Osservatorio Astronomico del Liceo Scientifico e Classico Statale “G. PEANO-S.PELLICO”

A seguito di disponibilità da parte dell’Associazione Astrofili BISALTA e dei docenti referenti del Liceo, si comunicano le date degli appuntamenti/visite serali programmate all’Osservatorio Astronomico del Liceo, con cadenza mensile per l’a.s. 2017/2018 secondo il calendario sottoindicato:

VENERDI’ DALLE 20,45 ALLE 23,00

  • 27 Ottobre 2017
  • 24 Novembre 2017
  • 22 Dicembre 2017
  • 26 Gennaio 2018
  • 23 Febbraio 2018
  • 23 Marzo 2018
  • 20 Aprile 2018
  • 25 Maggio 2018
  • eventuali eventi straordinari verranno comunicati sul sito della scuola.

Per PRENOTAZIONI gli interessati potranno contattare la Sig.a Valeria al n. Tel. 0171/692906 nei giorni dal LUNEDI’ al VENERDI’ secondo il seguente orario: 8.00-13.00 e nel pomeriggio del GIOVEDI’ ore 15.00-17.00.
IN CASO DI VARIAZIONI IL CALENDARIO DELLE VISITE MENSILI VERRA’ VIA VIA AGGIORNATO.

INFINI.TO – Planetario on the road – 4 ottobre 2017

A Cuneo, presso il Liceo Scientifico e Classico “Peano – Pellico”, INFINI.TO – Planetario di Torino presenta “Il planetario on the road”. Il planetario digitale portatile può diventare un luogo dove emozionarsi, stupirsi e incuriosirsi all’astronomia e alla scienza in generale.

5 viaggi nell’emisfero boreale celeste dalle 10:30 alle 13:30 e dalle 14:00 alle 16:00, con cadenza oraria (max. 20 studenti).

Alle ore 21:00 Conferenza pubblica del dott. Silvio Giordano (Istituto Nazionale di Astrofisica) su “Il Sole: un prezioso laboratorio”.

Infinito – Cuneo 4.10.17

Celerrima: la misurazione della velocià della luce con il metodo di Roemer

Marco Origlia

Marco Origlia

Pubblichiamo il link all’articolo scientifico presentato dall’allievo Marco Origlia all’Esame di Stato 2015/2016, che documenta l’eccellente lavoro di ricerca teorico e sperimentale svolto presso l’Osservatorio Astronomico del nostro Liceo e finalizzato alla misurazione della velocità della luce mediante il metodo di Roemer.

Roemer’s light speed measurement method revisited
Abstract: I measured the speed of light through the comparison of two observation data of the phases of Jupiter’s moon: Io. This was inspired by Roemer’s method, but I introduce some mathematics that help generalising the observation cases. This paper doesn’t introduce new scientific results, but could be useful for educational purposes.

Transito di Mercurio davanti al Sole – 2016

Si avtransito-Mercurio-Solevicina l’evento astronomico dell’anno, almeno qui in Italia: il 9 maggio il pianeta Mercurio transiterà davanti al disco solare. Un fenomeno alquanto raro: l’ultima volta che è stato possibile seguirlo dal nostro Paese risale a tredici anni fa.

Mercurio torna a “decorare” per alcune ore il disco solare, un piccolo neo che si sposterà molto lentamente e potrà essere seguito – tempo permettendo – dal suo primo contatto, previsto per le 13 e 12, fin quasi alla sua uscita, ovvero fino al tramonto del Sole. Dato il ridotto diametro apparente di Mercurio, il transito non è però visibile ad occhio nudo.

Presso il Liceo “Peano –Pellico” sarà possibile, dalle 13,00 in poi, seguire l’evento grazie alle riprese che verranno effettuate dal personale e dagli alunni nell’Osservatorio astronomico, anche con l’aiuto dei volontari dell’Associazione Astrofili Bisalta.

In ogni caso, raccomandiamo di non guardare il Sole direttamente o con qualunque strumento senza gli appositi filtri solari certificati. Il rischio è quello di veder seriamente danneggiata la propria vista, anche in modo permanente.

20 marzo 2015 – Eclissi solare parziale

220px-SE2015Mar20TIl giorno 20 marzo 2015, avrà luogo l’eclissi solare parziale conosciuta anche come eclissi dell’equinozio. È un evento astronomico che avrà luogo dalle 7:40 UTC alle 11:50 UTC, con il massimo intorno alle ore 9:46 UTC.
L’eclissi maggiore della durata totale di 2 minuti e 46,9 secondi sarà visibile alle coordinate 64°25’54″N, 6°38’48″W, nel mare del Nord a nord delle isole Fær Øer, alle ore 9:46:47 UTC.
L’ombra parziale sarà invece visibile in tutta Europa, oltre che nell’Africa occidentale e del nord, in Medioriente, in Russia e Kazakistan. A Torino l’eclissi inizierà alle ore 9:21:59, raggiungerà il suo massimo alle ore 10:29:36 (oscuramento del 65,62%) e terminerà alle ore 11:41:24.

Per osservare l’eclisse solare è necessario indossare speciali occhiali creati appositamente per le eclissi o binocoli coperti con un apposito filtro solare o utilizzare un telescopio solare. Senza una protezione adeguata, guardare un’eclissi solare può causare cecità: gli occhiali da sole non sono assolutamente adatti in questo caso.

Cometa Lovejoy

La cometa Lovejoy è perfettamente visibile, in condizioni meteo favorevoli, ad occhio nudo da tutt’Italia

Continua lo spettacolo del cielo di questo gennaio 2015, grazie alla presenza della cometa piu’ brillante dell’anno: C/2014 Q2 Lovejoy. E’ infatti perfettamente visibile a occhio nudo fin dalle prime ore della serata dopo il tramonto, anche grazie alle condizioni meteo favorevoli. Il 6 gennaio scorso, avvicinandosi a 70 milioni di chilometri, ha raggiunto il punto più vicino al nostro pianeta ma la luce della luna piena le ha rubato la scena. La prima cometa dell’anno, adesso che le condizioni di visibilita’ sono migliori e  non c’e’ piu’ la luce della Luna a disturbare lo spettacolo,  la cometa si vede bene gia’ la sera, a partire dalle 20,00.

Per a vedere la C/2014 Q2 Lovejoy basta prendere come punto di riferimento le tre stelle allineate della cintura di Orione, facilmente riconoscibili, e guardare verso Ovest, in direzione della costellazione del Toro.  L’ora migliore per farlo e’ intorno alle 21,30.

A ‘trasformare’ ulteriormente la cometa nei prossimi giorni sara’ anche il suo progressivo avvicinamento al Sole fino al 30 gennaio, quando raggiungera’ la distanza minima di 190 chilometri.  A mano a mano che si avvicinera’ al Sole, attraversando la regione piu’ riscaldata della sua traiettoria, la cometa sara’ sempre piu’ attiva. Per questo sara’ molto difficile che la C/2014 Q2 Lovejoy possa essere superata in luminosita’ dalle altre due comete dell’anno: la C/2014 Q1 PanSTARRS, che arrivera’ in giugno, e la Catalina, visibile in dicembre. Tuttavia, considerando il loro carattere imprevedibile, le comete potrebbero riservare sorprese fino all’ultimo momento.

Lovejoy (scatto di N. Micale)

 

 

Novità sulla cometa ISON

Gli astronomi stanno cercando di capire che cosa è rimasto della cometa ISON dopo il suo passaggio ravvicinato intorno al Sole delle ultime ore. Nella notte tra il 28 e il 29 novembre diversi enti e osservatori, compresa l’Agenzia Spaziale Europea, avevano annunciato che la cometa si era disintegrata avvicinandosi al Sole, ma ulteriori osservazioni condotte nelle ore seguenti hanno reso meno certa la dichiarazione della fine di ISON.

Almeno una parte della cometa, pare, è sopravvissuta al calore solare ed è visibile in una delle immagini diffuse dalle agenzie spaziali.

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Quello che resta della cometa ISON dopo il suo passaggio ravvicinato intorno al Sole