Matteo Tivan vince le Olimpiadi nazionali di astronomia

La finale nazionale delle Olimpiadi di astronomia ha visto l’affermazione di Matteo Tivan, che frequenta la classe terza del liceo scientifico “G. Peano” di Cuneo e si è laureato campione della categoria senior, comprendente i nati negli anni 2005 e 2006.

La finale si è svolta a Perugia dal 26 al 28 aprile ed è stata organizzata per conto del Ministero dell’Istruzione dalla Società Astronomica Italiana, in collaborazione con l’Istituto Nazionale di Astrofisica. Lo studente cuneese è risultato il migliore dopo aver affrontato una gara teorica con risoluzione di problemi di astronomia, astrofisica, cosmologia e fisica moderna, e una prova pratica con analisi di dati astronomici. A partire dalle fasi provinciali hanno partecipato a questa competizione, che fa parte del programma dei premi di eccellenza del Ministero, quasi 7.500 studenti di tutt’Italia. Ma in Umbria sono rimasti a sfidarsi solo i migliori 25 ragazzi, tra i 15 e i 17 anni.

Il risultato storico che Tivan ha riportato per il liceo di Cuneo nasce da lontano. Per il terzo anno consecutivo si è infatti qualificato alla finale nazionale, superando ogni volta le fasi preliminari e interregionali. In base al regolamento della competizione, Matteo ha concluso la sua partecipazione, ma avrà ancora l’onore di rappresentare l’Italia, insieme ad altri 4 studenti, alle Olimpiadi internazionali di astronomia. Matteo Tivan è anche rappresentante degli studenti nella Consulta provinciale. E fa parte di un bel gruppo di ragazzi che collaborano alla gestione della Specola del Liceo scientifico e del Planetario installato nell’ex scuola elementare di Cerialdo, sotto la regia del prof. Gherardo Oreggia e dell’associazione Astrofili della Bisalta. Anche la presenza dell’osservatorio astronomico in via Monte Zovetto ha favorito lo sviluppo della passione per questo settore scientifico, coronata dall’inattesa affermazione nella XX Olimpiade nazionale.

Appuntamenti/visite serali Osservatorio Astronomico a.s. 2021/2022

A seguito di disponibilità da parte dell’Associazione Astrofili BISALTA e dei docenti referenti del Liceo, si comunicano le date degli appuntamenti/visite serali programmate all’Osservatorio Astronomico del Liceo, con cadenza mensile per l’a.s. 2021/2022 secondo il calendario sottoindicato:

VISITE SPECOLA ASTRONOMICA – A.S. 2021/2022
Osservatorio Astronomico del Liceo Classico e Scientifico Statale “S.PELLICO-G.PEANO”- Cuneo

  • Venerdì 11 marzo 2022 20.30-22.30
  • Venerdì 18 marzo 2022 20.30-22.30
  • Venerdì 8 aprile 2022 20.30-22.30
  • Venerdì 22 aprile 2022 20.30-22.30
  • Martedì 10 maggio 2022 20.30-22.30
  • Martedì 17 maggio 2022 20.30-22.30

Anche il Planetario di Cerialdo, nell’ambito del progetto “Accendiamo le stelle”, può riprendere le attività mattutine (martedì 10,30/12,30 – venerdì 9,30/12,30) per le scuole e pomeridiane (martedì venerdì 18,00/20,00) per la cittadinanza. Per PRENOTAZIONI gli interessati potranno contattare la Segreteria Amministrativa (Sig.ra Valeria) al numero +39 0171 692906 nei giorni dal LUNEDI’ al VENERDI’ con il seguente orario: 8.00-13.00. In caso di variazioni il calendario delle visite mensili verrà via via aggiornato.

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Ilaria Calzia è il nuovo membro del Consiglio nazionale dell’Unione Astrofili Italiani (UAI)

Ilaria Calzia
Ilaria Calzia

La nostra allieva Ilaria Calzia è il nuovo membro del Consiglio nazionale dell’Unione Astrofili Italiani (UAI). La carica di consigliere dell’UAI è stata conferita venerdì 18 dicembre 2020 alla promettente ragazza, animata da una forte passione per l’astronomia e disponibile a collaborare per la buona riuscita delle attività dell’UAI.

Ilaria ha 18 anni e frequenta la classe 5ª F del nostro liceo. E’ già membro dell’Associazione Astrofili Bisalta – delegazione dell’Unione Astrofili Italiani della provincia di Cuneo – e del Gruppo Giovani UAI, costituitosi recentemente grazie all’opera del Fiduciario regionale Nord-Ovest dell’UAI Alberto Andreis, desideroso di dare ai più giovani la possibilità di mettersi in gioco e di contribuire attivamente alla diffusione dell’astrofilia e della cultura astronomica.

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La congiunzione Giove – Saturno

La Grande congiunzione del 2020, sarà straordinaria: l’inclinazione delle orbite farà sì che i due pianeti visti dalla Terra sembreranno vicinissimi, a meno di un decimo di grado di distanza – un quinto del diametro apparente della Luna piena. Questo farà sì che, nonostante siano separati da oltre 724 milioni di chilometri, osservati a occhio nudo, potrebbero essere indistinguibili l’uno dall’altro.

Secondo la Nasa Giove e Saturno non vengono visti così vicini dal Medioevo, dal 1226 per la precisione. In realtà una Grande congiunzione come quella a cui assisteremo il prossimo 21 dicembre si è verificata anche nel 1623, ma la vicinanza al Sole non diede modo di apprezzarla.

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(immagine: Pete Lawrence via Twitter)

La prossima così ben visibile si verificherà nel 2080.

Visto che per molti sarà la prima e unica opportunità di vedere Giove e Saturno fondersi nel cielo conviene non perdersi lo spettacolo. E gli esperti consigliano di cominciare a mettersi col naso all’insù già dal 16-17 dicembre, così da poter apprezzare il graduale avvicinamento dei due pianeti.

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I due pianeti in avvicinamento il 13 dicembre 2020

Spiando ai bordi del buco nero della Via Lattea

Di recente sono stati scoperti dei “punti caldi” che orbitano appena fuori dal buco nero supermassiccio che si trova al centro della nostra galassia. I loro movimenti offrono agli astronomi un’opportunità per gettare uno sguardo ravvicinato a quell’ambiente violento.

di Joshua Sokol

http://www.lescienze.it/news/2018/11/12/news/buco_nero_via_lattea_osservazione_bordi-4185949/

Ecco la prima foto di un buco nero: svelate le immagini di M87

L’Event horizon telescope ha catturato la prima, vera, immagine di un buco nero. Si tratta del buco nero M87, al centro della galassia Messier 87 A, ed è la prima volta che gli scienziati riescono a vederlo in azione direttamente

Arriva la prima foto di un buconero, o meglio della sua ombra e dell’orizzonte degli eventi, il confine oltre il quale ogni cosa, anche la luce, viene risucchiata dalla sua immane attrazione gravitazionale.

https://www.wired.it/scienza/spazio/2019/04/10/foto-buco-nero-prime-immagini-sagittarius-a-via-lattea-diretta/

L’Event Horizon Telescope, collaborazione internazionale che vede la partecipazione di centri di ricerca in tutto il mondo, svela oggi la foto del secolo. Due ricercatrici dell’INAFElisabetta Liuzzo e Kazi Rygl, sono tra i protagonisti della rivoluzionaria osservazione del gigantesco buco nero nel cuore della galassia Messier 87, come parte del progetto BlackHoleCam. Un altro italiano, Ciriaco Goddi, è segretario del consiglio scientifico del consorzio EHT e responsabile scientifico del progetto BlackHoleCam.

Articolo originale pubblicato sul sito dell’INAF:
https://www.media.inaf.it/2019/04/10/prima-foto-buco-nero/

Ottenuta la foto del secolo: l’ombra del buco nero M87
Così funziona EHT, l’Event Horizon Telescope

Lo streaming della conferenza stampa è disponibile:

La nostra galassia non è in equilibrio

La letteratura scientifica sulla cinematica della nostra galassia descrive il nostro sistema stellare come un’enorme girandola in rotazione attorno a un asse perpendicolare al piano del disco galattico. Ma l’idea che il sistema sia simmetrico rispetto all’asse di rotazione e in condizioni di equilibrio dinamico è probabilmente da rivedere. Ad affermarlo sono, in uno studio pubblicato su “Astronomy & Astrophysics” , Martin Lòpez Corredoira, dell’istituto di astrofisica delle Canarie, e Francesco Sylos Labini, dell’istituto dei sistemi complessi del Consiglio nazionale delle ricerche (CNR – ISC), che hanno scoperto movimenti stellari significativamente distanti dal semplice moto rotazionale. Grazie ai dati raccolti dalla missione Gaia dell’Agenzia spaziale europea, i due ricercatori hanno infatti determinato il moto di un elevato numero di stelle della Via Lattea e scoperto che molte hanno anche componenti di velocità radiali, ovvero lungo la congiungente stella-centro della nostra galassia, e verticali, ovvero perpendicolari al piano del disco galattico. Questa scoperta costringe gli astronomi a rivedere i modelli dinamici della Via Lattea, sul cui equilibrio si basa anche la stima della materia oscura, la misteriosa materia che compone il 27% dell’universo e non interagisce con la radiazione elettromagnetica, contenuta al suo interno. (EmRi – da Le Scienze – Gennaio 2019)

Eventi astronomici del 2019

Saranno diversi gli eventi importanti del 2019 per gli appassionati di astronomia. Il più atteso sarà il transito di Mercurio, che l’11 novembre passerà davanti al Sole. Per osservare il puntino nero davanti al disco solare sarà necessario un telescopio dotato di filtri per proteggere la vista, come quello in dotazione presso l’Osservatorio del nostro Liceo.

L’anno nuovo porterà anche due eclissi di Luna. La prima sarà totale e avverrà tra qualche settimana, il 21 gennaio, poco prima dell’alba. Il 16 luglio vi sarà invece un’eclissi parziale, che oscurerà i due terzi del disco lunare.

La Luna sarà inoltre protagonista il 2 febbraio, quando occulterà Saturno, e nel periodo clou delle stelle cadenti, tra l’11 e il 13 agosto, quando sarà piena e abbaglierà le Perseidi.

Il plenilunio di dicembre cancellerà invece le Geminidi, mentre a dare spettacolo nel corso dell’anno saranno tre pianeti: Giove, che si metterà in bella mostra all’opposizione il 10 giugno e darà vita a due brillanti incontri con Venere il 22 gennaio e il 24 novembre, mentre Saturno si offrirà agli sguardi dei curiosi il 9 luglio, quando raggiungerà la minima distanza dalla Terra.

Come sempre questi e altri eventi saranno al centro delle attività che il Liceo offrirà presso la Specola astronomica. Grazie a un recente contributo della Fondazione CRC è stato possibile mettere a punto la cupola girevole del diametro di 4,5 metri e registrare alcune parti dell’attrezzatura interna.

 

Cometa di Natale 2018

Come ogni anno, nel periodo natalizio, ecco la ricerca di una cometa che possa regalarci delle interessanti osservazioni: per quest’anno stiamo parlando della 46P/Wirtanen, un astro chiomato scoperto nel 1948 dall’astronomo americano Carl Wirtanen, che in questi giorni si sta approssimando velocemente alla Terra. È una cometa periodica, che orbita attorno al Sole in poco più di 5 anni, con un dimensione stimata molto piccola: si tratta infatti di un grosso sasso, formato da polveri e una certa quantità di ghiaccio, con un diametro di appena 1 chilometro.

L’arrivo delle cometa Wirtanen è atteso con molto interesse perché il suo percorso la porterà a breve distanza dal nostro pianeta il 16 dicembre, ad “appena” 12 milioni di chilometri. Non aspettiamoci tuttavia un’apparizione spettacolare: a causa delle sue piccole dimensioni la cometa non sarà molto luminosa, anche se visibile con molta attenzione ad occhio nudo. Inoltre, per una geometria orbitale un po’ sfortunata, la coda delle cometa si troverà in direzione opposta rispetto alla Terra e di conseguenza, purtroppo, quasi completamente invisibile.

Ciò che potremmo osservare sarà quindi una piccola sfera nebulosa, muoversi tra le costellazioni  del Toro, Ariete, Balena ed Eridano: in particolare, tra il 13 e 23 dicembre, attraverserà un zona di cielo ricca di stelle luminose, come Aldebaran, le Pleiadi e Capella, e sarà così rintracciabile con più facilità.

Foto di Paolo De Maria

Buona cometa a tutti