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Seneca, un pensatore indipendente

Le Naturales Quaestiones Seneca e le comete Conoscenza e superstizione Stella o prodigio? Il dissenso 
dagli Stoici
Le generazioni
future sapranno

La predizione di Seneca si è avverata. La sua opinione intorno alle comete è ora dimostrata dall’esperienza, e tenuta da tutti per vera. Ma la memoria degli antichi non è ancora spenta, come egli credea dovere avvenire. Dopo diciotto secoli noi ci ricordiamo dei suoi detti, e rendiamo giustizia alla sua previdenza, e alla profondità delle riflessioni che 
egli avea fatte intorno alla natura dell’uomo.

Giacomo Leopardi

Seneca, noto per essere stato l'infelice precettore di Nerone,  si occupò anche di comete e fu l'unico tra i filosofi vissuti dopo la nascita di Cristo a capire la loro vera natura, ma la sua teoria venne scartata a favore di quella aristotelica e si dovette giungere a Tycho Brahe per rendergli giustizia. E' da notare che Seneca rivela una notevole indipendenza di giudizio perchè non esita a discostarsi dalla tesi ufficialmente accettata dalla corrente filosofica alla quale egli apparteneva; lo stoicismo infatti si allineava sostanzialmente sulle posizioni di Aristotele. Tuttavia non è solo questo l'aspetto interessante del suo pensiero. Egli infatti è grande soprattutto perchè ha riconosciuto la natura progressiva della conoscenza e ha capito che nessuna generazione potrà mai affermare di averla esaurita.  I posteri sapranno molte cose che a noi sono sconosciute; questo non valeva solo per lui, ma anche per noi ed è un'opinione condivisa da noti scienziati come Tullio Regge.

Per la vita e le opere di Seneca e per la traduzione italiana delle "Naturales Quaestiones", si veda il sito curato da Diego Fusaro: http://www.filosofico.net/seneca.htm