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Le comete tra realtà e immaginazione |
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Una stella o un prodigio?
[1,4] Haec tamen non adnotamus, quamdiu ordo seruatur; si quid turbatum est aut praeter
consuetudinem emicuit, spectamus interrogamus
ostendimus: adeo naturale est magis noua quam
magna mirari. Commento
Seneca descrive la reazione della gente di fronte alle comete manifestando velatamente un
atteggiamento di superiorità che si può rintracciare in molti scritti scientifici. Il panico dello
“spettatore comune” deve però essere giudicato tenendo conto del fatto che allora non esistevano
conoscenze certe sulla natura delle comete e di altri inquietanti eventi naturali come i terremoti e le
eruzioni vulcaniche. Era quindi naturale chiedersi se essi non fossero manifestazioni della collera
degli dei, prodigi dunque, non fatti insiti nell’ordine naturale delle cose. Esistevano anche
personaggi che, in buona o cattiva fede, gettavano il panico tra la popolazione profetizzando
sventure e siccome queste non sono mai mancate nella storia, riuscivano anche ad essere credibili.
E’ anche vero che queste manifestazioni di terrore non hanno caratterizzato esclusivamente
l’antichità, ma ritornano periodicamente sotto svariati aspetti. |