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Le comete nella tradizione popolare

Citazioni                     Comete e peste

Immagini di cometeNei lunghi secoli che hanno preceduto la rivoluzione scientifica, gli uomini, legati alla visione simbolica dell'universo,  vedevano le comete come un vero e proprio enigma, un'inspiegabile e funesta violazione dell'ordine dell'Universo. Questo modo di interpretare gli astri chiomati si è rafforzato nel Medioevo non solo tra i dotti, che vedevano nel mondo un messaggio in codice da parte di Dio, ma anche tra la gente comune, che non sapeva spiegarsi e quindi temeva come segno della collera divina ogni cambiamento nell'andamento ordinario dei fenomeni naturali.
Presto il popolo cominciò a costruire leggende sul fenomeno, un po’ per necessità, poiché l’ uomo ha bisogno di risposte alla sue domande e un po’ per gioco.  Storie di intrattenimento nelle feste popolari,  favole che si raccontavano ai bambini e che si sono trasmesse di padre in figlio hanno dato origine, mescolandosi con elementi di astrologia per altro avallati anche dalle persone istruite, alle leggende e alle credenze popolari giunte fino a noi. 
Gli scritti che ci hanno tramandato le superstizioni popolari sulle comete sono numerosi, ad esempio l’Almanacco Perpetuo Benincasa e gli scritti del francese Ambroise Parè.  Si credeva che le comete, interpretate ora come semplici come segni infausti,   ora come vere e proprie cause, annunciassero sventure o influissero  negativamente


Hévélius - Cometographia

• sulla salute degli esseri viventi;
• sulla fertilità dei campi
• sui fenomeni tellurici
• sui fenomeni terrestri catastrofici: terremoti, alluvioni, eruzioni vulcaniche, ecc.
• sulla diffusione di epidemie e carestie


La paura le ingigantiva e dava loro forme minacciose: spade insanguinate, armi e altri oggetti di morte e distruzione,  e la loro comparsa era ritenuta presagio della morte di  personaggi illustri.  Significativa è la descrizione del chirurgo francese Ambroise Parè nel suo trattato De monstres et de prodiges, risalente al 1571.
Testimonianze importanti sono le notazioni dell’Amanacco Perpetuo Benincasa del 1668 che riporta informazioni su alcuni anni colpiti da guerre e carestie. Qui sotto si riportano alcuni eventi nefasti o curiosi preceduti dalla comparsa di una cometa; in corsivo compaiono le citazioni testuali dell'Almanacco Benincasa.

Anno 400 d.C:lo storico orientale Socrate associa alla comparsa di una cometa l'attacco dei Goti a Costantinopoli;
Anno 408: una cometa precede il saccheggio di Roma 
Anno 728: in Costantinopoli fu gran pestilenza, che tolse la vita a più di trecentomila persone, e si veddero due gran Comete che l'una andava la mattina avanti il Sole, e l'altra lo seguiva la sera, e in Brescia nacque un fanciullo con due denti.
Anno 837: Ludovico il Pio, alla comparsa di una cometa, offre generose donazioni al clero affinchè preghi per la sua salvezza.
Anno 984: in Italia fu una gran cometa, e la fame, e peste l'oppressò; e vi levò molta gente; in Fiandra si vide un gran serpente volar per l'aria, e in Genova un cavallo parlò, in Pisa veduti huomini con effigie di cane.
Anno 1019: imperando Ottone III l'anno 1019 nel mese di giugno a hore 9 si vide una cometa, e travi ardenti in Cielo, e poi apparve una figura grandissima di Serpente con terremoto, Ottone ordinò che all'Imperio non succedesse il figliuolo, ma si facesse eletione.
Anno 1077:
una cometa preannuncia la morte di Aroldo II° e la vittoria del suo rivale Guglielmo il Conquistatore, che diventa re di Inghilterra. Questo fatto è celebrato dal grande arazzo di Bayeux, nel quale si vede anche l'astro chiomato e alcuni personaggi che lo indicano con stupore. sopra di loro compare la scritta "Isti mirant stella (m)" cioè "Questi guardano la stella"
Anno 1316: in Milano si viddero molte statue per l'aria volare, e si sentirono voci spaventevoli, e nell'aria si vidde gran fuoco a somiglianza d'una gran galera, in Costantinopoli furono vedute tre lune, e tre Comete, tre mesi, e la fame, e la peste fecero gran danno in molti paesi.
Anno 1456: compare una cometa con la coda a forma di scimitarra; papa Callisto III° la scomunica e ordina preghiere, istituendo anche la preghiera dell'Angelus. Nonostante questo Costantinopoli cade ugualmente nelle mani dei Turchi.
Anno 1526: si vide una cometa in forma di spada, qual durò dalli 13 d'Agosto fino li 6 di Settembre, e essendo rotto il Re d'Ungaria da Turchi, e volendo fuggire s'affogò in un fiume paludoso, e i Turchi seguendo ebbero la vittoria, e presero Buda città d'Ungaria. Carlo V si maritò con Isabella d'Austria sorella del Re di Portogallo.
Anno 1526:
una cometa annuncia un altro celebre "sacco" di Roma, quello da parte dei Lanzichenecchi
Anno 1577:l'imperatore degli Aztechi Montezuma licenzia i suoi astronomi che non hanno saputo prevedere la comparsa di una cometa. Considerando la sua tragica fine e quella del suo popolo qualche dubbio può venire.
Anno 1681: il sindaco di Baden, in Svizzera, alla comparsa di una cometa ordina ai suoi concittadini di non mancare mai alle celebrazioni domenicali, pregare ogni giorno, portare vestiti modesti e abolisce i balli e le feste per non suscitare la collera di Dio.

La morte di Giulio Cesare, Costantino, Attila, Gian Galeazzo Visconti e altri sovrani fu annunciata o seguita da una cometa, rafforzandone la fama sinistra e anche la letteratura ha tramandato questa leggenda, come nel caso di Shakespeare.

Per una suggestiva galleria di immagini si veda la seguente pagina:

wwwusr.obspm.fr/.../ pro_comete_dessin.html

 

Comete e peste

Tra le tante sventure delle quali sarebbero state causa le comete, una delle più ricorrenti è il diffondersi di malattie, quasi sempre mortali. Gli autori dell'antichità parlano di pestilenza in molte circostanze diverse, anche se non sempre i sintomi che descrivono sono chiaramente identificabili con quelli della peste bubbonica o polmonare. L'Almanacco Perpetuo Benincasa ne riporta alcuni casi precedenti all'anno 1000:


Anno 728: in Costantinopoli fu gran pestilenza, che tolse la vita a più di trecentomila persone, e si veddero due gran Comete che l'una andava la mattina avanti il Sole, e l'altra lo seguiva la sera, e in Brescia nacque un fanciullo con due denti.
Anno 984: in Italia fu una gran cometa, e la fame, e peste l'oppressò; e vi levò molta gente; in Fiandra si vide un gran serpente volar per l'aria, e in Genova un cavallo parlò, in Pisa veduti huomini con effigie di cane.

La connessione tra peste e comete era data dal convincimento che le comete fossero fenomeni atmosferici, mulinelli di aria. Secondo un'opinione diffusa, questi mulinelli potevano nascere da spaccature della crosta terrestre dovuti ai terremoti e quindi portare con sè sostanze velenose che normalmente sono chiuse nelle viscere del pianeta. Queste sostanze potevano essere causa di epidemie o di avvelenamenti, anche sulla scorta di alcune immagini dell'Apocalisse.

Di questa connessione si era già parlato al tempo della peste di Giustiniano, quando la comparsa del contagio era stata messa in relazione al susseguirsi di catastrofi naturali quali eruzioni vulcaniche, inondazioni e apparizioni di comete.

Nel XIV secolo in Italia si diffuse la teoria del soffio pestifero del medico Gentile da Foligno, vittima egli stesso della peste, secondo la quale una congiunzione di Marte, giove e Saturno avvenuta nel 1348 avrebbe generato esalazioni insalubri penetrate nell'atmosfera come venti velenosi (aer corruptus), in grado di diffondere il contagio.

Questa teoria, con alcune varianti (ad esempio l'ipotesi che potesse essere provocata dalla decomposizione dei cadaveri all'aria aperta o nell'acqua), si è conservata a lungo, tanto che fu avanzata anche in occasione della peste del XVII secolo. Resisteva quindi la fama funesta delle comete, tanto che Manzoni, nei Promessi Sposi, ne parla come di superstizione popolare.

 

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