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Le comete tra realtà e immaginazione |
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Echi di Seneca nel Seicento
Mario Guiducci, nel “Discorso delle Comete”, confutando le opinioni di chi le ha credute congiunzioni planetarie e di
chi ha negato loro le caratteristiche di astri perché non si muovevano nello Zodiaco, cita le argomentazioni di Seneca.
anche se alla fine rifiuterà l sua ipotesi.Si tratta di una prova della notorietà che il filosofo romano andava riacquistando presso gli studiosi. Paragrafo 27-32 Perciocchè, come dice Seneca, vedendo noi spesse volte avvenire congiunzion di pianeti, non veggiamo tuttavia
comete, come dovrebbe accadere s’elle in tal maniera si producessero: né elle tanto tempo durerebbono, anzi, svanirieno
in un tratto, per la velocità del corso di quelle stelle onde fussero cagionate; che però brevissimi sono gli eclissi, perché
la medesima celerità ch’avvicina e congiugne, discosta perimente e disunisce, le stelle. Né più francamente vien dal Short
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