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CHARLES BAUDELAIRE Il
padre, Joseph-Francois, aveva rinunciato all'abito sacerdotale
ed era diventato funzionario del Senato ed aveva sposato in
seconde nozze Caroline Archimbaut-Dufays. A 6 anni, Charles
perse il padre. Per volontà del patrigno, il maggiore Jacques
Aupick, Baudelaire si iscrisse alla facoltà di
Giurisprudenza, ma le prime relazioni artistiche e amorose e
la passione per le arti e la poesia lo distraevano dallo
studio. La vita sregolata che il poeta conduceva indusse la
famiglia, per riportarlo sulla retta via, ad imbarcarlo, nel
giugno del 1841, su di una nave diretta in India. Da questo
suo viaggio, il poeta riporterà il suo amore per l'esotismo,
che riapparirà quindici anni dopo nell'opera Fleurs du mal. La famiglia sembrò non accettare questa condizione e nel 1844 il patrigno, di comune accordo con la madre, decise di interdire il giovane e di affidare il suo patrimonio all'amministrazione di un notaio. L'anno seguente, conseguentemente alla sua interdizione, tentò il suicidio. Nello stesso periodo vennero pubblicate le sue prime critiche d'arte e le sue prime poesie. Tentò
nuovamente il suicidio nel 1861 e, nel 1864, dopo un fallito
tentativo di farsi ammettere all'Acadèmie francaise, lasciò
Parigi e si recò a Bruxelles. Tratto da http://www.studenti.it/didattica/letteratura_francese/baudelaire1.php ELENCO
OPERE
Salon
de 1845, Paris, Labitte, 1854. Tratto da http://web.oneonline.it/andima/baudelaire/OPERE.HTM CORRISPONDENZEÈ
un tempio la Natura ove viventi pilastri
a volte confuse parole mandano
fuori; la attraversa l'uomo tra
foreste di simboli dagli occhi familiari.
I profumi e i colori e
i suoni si rispondono come echi lunghi.
che di lontano si confondono in
unità profonda e tenebrosa, vasta
come la notte ed il chiarore. Esistono
profumi freschi come carni
di bimbo, dolci come gli oboi, e
verdi come praterie; e degli altri corrotti,
ricchi e trionfanti, che hanno l'espansione
propria alle infinite cose,
come l'incenso, l'ambra, il muschio, il
benzoino, e cantano dei sensi e
dell'anima i lunghi rapimenti. LA
FORESTA DI SIMBOLI La
poesia "Corrispondenze" di Baudelaire è un fulgido
esempio di questo Decadentismo, in cui la natura, l'ambiente
circostante e tutto l'insieme delle percezioni sensoriali
formano un fluido paesaggio interiore in cui immagini e segni
non trovano stabile collocazione, ma si spostano di continuo
al variare delle associazioni. Il
disprezzo del dato naturalistico e della descrizione oggettiva
è caratteristico dei poeti denominati simbolisti, i
quali giungono fino alla teorizzazione della fuga dalla
realtà sensibile, intesa come distacco da un'apparenza
che, se appaga, diviene un limite che impedisce di cercare una
realtà più profonda, al di là dei sensi, l'unica che valga
la pena di indagare. Il
paesaggio naturale scompare e lascia il posto alla
rappresentazione di un paesaggio interiore: non più alberi,
fiori, tramonti e tempeste, ma ricordi, emozioni, associazioni
di idee, vibrazioni dell'anima. Tratto
da http://digilander.libero.it/ostraca/baudelaire.htm
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