|
Storia romana e latino |
|
|||
Servio Tullio
Servio
Tullio: Non etruschi, non latini ma Romani Il successore di Tarquinio Prisco fu Servio Tullio, che regnò tra il 578 e il 534 a.C. Il suo nome è associato a due fatti: la costituzione serviana e il tempio di Diana sull'Aventino. Servio era figlio di Ocrisia, nativa della città latina di Cornicolo. Si narra che Ocrisia rimanesse incinta per opera di un dio, fatto non sconosciuto alla mitologia ed utilizzato quando si volevano esaltare persone prive di albero genealogico. La madre fu catturata quando Tarquinio Prisco conquistò la città di Cornicolo. Servio venne educato a Roma nel palazzo reale. Sposò una figlia di Tarquinio. Cittadini di Roma Servio Tullio divise la popolazione romana in base al territorio, indipendentemente da criteri etnici o di nascita. La cittadinanza venne a dipendere dal luogo di residenza. In tal modo molti immigrati, mercanti, agricoltori etruschi o di altra provenienza poterono divenire cittadini romani, fedeli a Roma prima che alla famiglia o al gruppo etnico. Vennero definite 4 tribù urbane. Classi e centurie Il popolo romano fu diviso in cinque classi di cittadini/soldati in base al censo. Ogni classe forniva all'esercito un certo numero di centurie, gruppi di cento uomini. Erano esentati dal servizio militare e dalle spese connesse i cittadini con un reddito molto basso (i capite censi). Le centurie all'interno di ogni classe si distinguevano in quelle formate da seniores, la riserva dei cittadini al di sopra di 46 anni, e quelle formate da iuniores, i combattenti effettivi. Diritti e doveri politici I diritti politici erano proporzionali ai servizi che i cittadini fornivano all'esercito. Ogni centuria, in quanto unità di combattimento era una unità di voto. I Comizi Centuriati costituirono l'assemblea dei soldati e si riunirono all'esterno dei sacri confini della città. Questa assemblea divenne l'entità dominante dopo la caduta della monarchia, sia dal punto di vista legislativo che elettorale.
|