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Tratto da:

Roma - La Repubblica - Primo consolato e istituzione dei tribuni
STORIA DI ROMA. LA REPUBBLICA Dal primo consolato all'istituzione dei tribuni (510 -
494 aC). I Consoli: l'istituzione della Repubblica - La congiura ...
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I Consoli: l'istituzione della Repubblica

Dopo l'esperienza della tirannide, Roma non volle più fidarsi della forma di governo monarchica: Bruto decise che il potere sarebbe spettato d'ora in poi a due praetores, poi divenuti consoles (consoli): nasceva così la Repubblica. Essi avevano reciproco potere di veto sulle rispettive decisioni, dovevano consigliarsi e sentire il parere del Senato su ogni questione, esercitavano la loro carica un mese ciascuno e alla fine del mandato venivano confermati o destituiti dopo aver reso conto del loro operato.

Era un cambiamento epocale per i romani: i patrizi continuarono ad egemonizzare la vita politica, ma il potere non era più arbitrario e concentrato nelle mani di una sola persona. Le decisioni divennero collegiali e, molto modernamente, erano sottoposte a un continuo controllo in modo da impedire cadute autoritarie.

I primi due consoli furono Lucio Giunio Bruto e Lucio Tarquinio Collatino, vedovo di Lucrezia.

L'istituzione del tribunato

Oppressi dalle numerose guerre e dalla prepotenza dei patrizi, I plebei chiesero allora garanzie politiche precise: fu così che si decise di istituire i Tribuni della Plebe, ovvero due figure elette dal popolo durante i comizi tribuni (plebisciti) da affiancare ai consoli. I tribuni si sarebbero fatti portavoce delle istanze della plebe e avrebbero garantito sulla reale attuazione della giustizia sociale. I tribuni erano inviolabili, ovvero intoccabili per legge da eventuali colpi di mano dei patrizi, le loro case dovevano essere aperte sia di giorno che di notte in modo da accogliere ogni eventuale denuncia. Essi sedevano su semplici panche e non avevano la toga orlata di rosso.