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Storia romana e latino |
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Testo tratto da: SPQR
- Anco Marzio
Anco Marzio e la sua storia (riferimento cronologico: 640 a.c. - 615 a.c.)
Quarto re di Roma, secondo la tradizione, dal 640 al 616 a.C. Gli storici antichi gli attribuirono il ripristino del culto degli dei. Costretto a combattere contro i vicini popoli latini e contro gli etruschi, trasferì a Roma le popolazioni conquistate, che andarono a costituire la plebe romana.
Al latino Tullo Ostilio successe il sabino Anco Marzio, nipote del precedente Re sabino Numa Pompilio. Eletto nel 639 a.C. Anco Marzio riassunse in se le caratteristiche dei suoi due predecessori: la religiosità del nonno e la bellicosità di Tullo Ostilio. Infatti combatte diverse guerre, conquistando tutto il territorio tra Roma ed il Tirreno (tra cui centri come Politorium, Tellenae, Medullia, Ficana) e deportando gli abitanti di quelle zone sull’Aventino. Dopo ogni guerra Roma accresce in tal modo sia il suo territorio sia l'entità demografica del suo popolo. Durante il suo regno sono state realizzate numerose opere architettoniche: _ Fondazione della prima colonia romana ad Ostia _ costruzione di uno scalo portuale sulla foce del Tevere, “ostium”, dove oggi si trova la moderna Ostia. Il Re sabino dimostrò un grande interesse per il mare e proprio in quella zona sorsero grandi saline. Il sale prodotto in grandi quantità veniva commercializzato nelle regioni interne, attraverso il Tevere oppure attraverso la via Salaria che derivò il suo nome proprio dai traffici di sale. Roma
quindi prendeva confidenza con il mare e con la navigazione;
questo aumentò inevitabilmente le relazioni, tanto amichevoli
quanto burrascose, con gli etruschi. Proprio per rendere più semplici le comunicazioni con alcune città etrusche, tra cui Cere, Anco Marzio fece costruire un ponte sul Tevere, il Sublicio, posizionato a sud dell’isola Tiberina. Questo
ponte sostituì l'antico guado nei pressi dell'isola Tiberina L'area si trasformò così in un importante zona commerciale, il Foro Boario. Da un lato vi convergevano le maggiori vie di comunicazione e approvvigionamento (via campania e via salaria), dall'altro il luogo costituì un nodo fondamentale per gli scambi fra le città etrusche del nord e quelle latine del sud.
Alla morte di Anco Marzio nel 616 a.C. gli succede al trono il primo re etrusco di Roma, Tarquinio Prisco. Con Anco Marzio termina il periodo della monarchia sabina di Roma. tratto dal sito: www.montecchio.it
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