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DISTURBI ALIMENTARIFino
a qualche decennio fa non si era praticamente sentito parlare
dei disturbi alimentari che colpiscono principalmente i
giovani ricchi e belli. Tuttavia da quindici o vent’anni
a questa parte l’anoressia mentale si presenta con
un’incidenza rapidamente crescente. Il problema inquietante
è di capire perché questo problema colpisce ragazze giovani
e sane, allevate in condizioni privilegiate o perfino di lusso.E’
difficile definire che cosa causi l’anoressia o la bulimia. La
loro natura sembra essere multideterminata, vale a dire
che una serie di fattori socioculturali, individuali e
familiari giocano un ruolo importante nel determinare
l’insorgenza e la persistenza di questo disturbo.
L’anoressia
può dunque essere vista come una lotta quotidiana tra un
bisogno fisiologico essenziale
di nutrimento e un desiderio psicologico di magrezza estrema
per affermare se stesse.
Di
solito con una dieta dimagrante senza controllo medico, oppure
con una iniziale perdita di fame legata a un evento doloroso.
Anche se il corpo è al di sotto del proprio peso ideale, la
ragazza lo percepisce sempre "troppo grasso". In
questo atteggiamento la ragazza può essere influenzata da
spot pubblicitari (dove, per essere accettati, bisogna avere
un corpo esile, agile…), oppure dall’idea di volere un
corpo sottile e asciutto come tante top model. La
bulimia, o con un termine più tecnico la bulimia nervosa, è
un disturbo alimentare caratterizzato da episodi di
abbuffate seguiti da comportamenti compensatori,cioè che
servono a neutralizzare l’effetto dell’abbuffata. Le
abbuffate consistono tipicamente nel mangiare grandi quantità
di cibo, spesso ad alto contenuto calorico. In genere questo
viene fatto in segreto e può continuare per anni senza
che gli altri se ne accorgano. Il comportamento compensatorio
utilizzato più frequentemente è il vomito provocato, ma
possono esservi anche abuso di lassativi e diuretici, digiuno
e attività fisica eccessiva. Lo
scopo di questo comportamento è di "neutralizzare"
l’abbuffata. E’ un tentativo di alleviare il senso di
colpa provocato dall’eccesso alimentare e di minimizzare
ogni aumento di peso che si potrebbe verificare di
conseguenza. Il comportamento
compensatorio
probabilmente è più dannoso dell’abbuffata per due
ragioni. In primo luogo, ha un maggior numero di pericoli
fisici e medici. In secondo luogo, neutralizzando
l’abbuffata, aumenta la probabilità che in futuro si
verifichi di nuovo. Il
termine alimentazione
incontrollata (Binge Eating
Disorder o BED)
viene
utilizzato per descrivere coloro che ricorrono spesso ad
episodi compulsivi caratterizzati da rapide assunzioni di una
grande quantità di cibo. Tratto da:www.xoomer.virgilio.it
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