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Tratto da:www.xoomer.virgilio.it

DISTURBI ALIMENTARI

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Fino a qualche decennio fa non si era praticamente sentito parlare dei disturbi alimentari che colpiscono principalmente i giovani ricchi e belli. Tuttavia da quindici o vent’anni a questa parte l’anoressia mentale si presenta con un’incidenza rapidamente crescente. Il problema inquietante è di capire perché questo problema colpisce ragazze giovani e sane, allevate in condizioni privilegiate o perfino di lusso.E’ difficile definire che cosa causi l’anoressia o la bulimia. La loro natura sembra essere multideterminata, vale a dire che una serie di fattori socioculturali, individuali e familiari giocano un ruolo importante nel determinare l’insorgenza e la persistenza di questo disturbo.  

 

Anoressia

Bulimia

Alimentazione incontrollata

L’anoressia può dunque essere vista come una lotta quotidiana tra un bisogno fisiologico essenziale di nutrimento e un desiderio psicologico di magrezza estrema per affermare se stesse.

Di solito con una dieta dimagrante senza controllo medico, oppure con una iniziale perdita di fame legata a un evento doloroso. Anche se il corpo è al di sotto del proprio peso ideale, la ragazza lo percepisce sempre "troppo grasso". In questo atteggiamento la ragazza può essere influenzata da spot pubblicitari (dove, per essere accettati, bisogna avere un corpo esile, agile…), oppure dall’idea di volere un corpo sottile e asciutto come tante top model.

Inizialmente la ragazza non rispetta più  l’orario dei pasti, mangia poche cose a orari strani, spesso da sola, inoltre può anche imporsi un ritmo di vita frenetico (attività scolastiche, sportive, domestiche), pur di perdere sempre più peso. La malattia coinvolge, col passare del tempo, tutto l’ organismo: calo della temperatura e pressione della massa muscolare, pelle disidratata e tesa, fragilità ossea, amenorrea, alterazioni cardiache.

La bulimia, o con un termine più tecnico la bulimia nervosa, è un disturbo alimentare caratterizzato da episodi di abbuffate seguiti da comportamenti compensatori,cioè che servono a neutralizzare l’effetto dell’abbuffata. Le abbuffate consistono tipicamente nel mangiare grandi quantità di cibo, spesso ad alto contenuto calorico. In genere questo viene fatto in segreto e può continuare per anni senza che gli altri se ne accorgano. Il comportamento compensatorio utilizzato più frequentemente è il vomito provocato, ma possono esservi anche abuso di lassativi e diuretici, digiuno e attività fisica eccessiva.

Lo scopo di questo comportamento è di "neutralizzare" l’abbuffata. E’ un tentativo di alleviare il senso di colpa provocato dall’eccesso alimentare e di minimizzare ogni aumento di peso che si potrebbe verificare di conseguenza. Il comportamento compensatorio probabilmente è più dannoso dell’abbuffata per due ragioni. In primo luogo, ha un maggior numero di pericoli fisici e medici. In secondo luogo, neutralizzando l’abbuffata, aumenta la probabilità che in futuro si verifichi di nuovo.

Il termine alimentazione incontrollata (Binge Eating Disorder o BED) viene utilizzato per descrivere coloro che ricorrono spesso ad episodi compulsivi caratterizzati da rapide assunzioni di una grande quantità di cibo. Queste persone mangiano di solito grandi quantità di cibo anche quando non sono fisicamente affamate, ed è comune tra di loro la convinzione che il modo di mangiare o il peso possano interferire nei rapporti con gli altri, nel lavoro e nella possibilità di sentirsi soddisfatti. L'alimentazione incontrollata o compulsiva si differenzia dalla bulimia nervosa per la mancanza di modalità compensative e/o eliminatorie in seguito alle abbuffate. Esistono varie differenze tra questi due disturbi anche sul piano del comportamento e del rapporto con il cibo: nei pazienti affetti dal BED ciò che è vissuto come fonte di preoccupazione e disagio è la sensazione di non riuscire a controllare il comportamento, mentre in coloro affetti da bulimia prevale la preoccupazione per il proprio corpo e per il proprio peso. L'alimentazione incontrollata può causare diversi danni clinici, come disturbi del sistema cardio-circolatorio, dell'apparato gastro-digerente, del metabolismo, disturbi respiratori, abbassamento delle difese immunitarie, diabete mellito, ipertensione arteriosa, aumento dei livelli circolanti dei trigliceridi, arterioscelosi coronarica o cerebrale, malattie delle ossa e delle articolazioni, insufficienza venosa degli arti inferiori.

Tratto da:www.xoomer.virgilio.it