Desidera una fotocopia…

“Ho bisogno di uscire a fare fotocopie…”: è una delle più remunerative attività che privati gestiscono nella nostra scuola di stato, e le perplessità di fronte a tale richiesta non si fermano qui; non è per l’importanza della lezione che sta per iniziare, figuriamoci se l’insegnante qui di fronte crede così tanto in se stesso e nelle sue parole… La questione piuttosto è: “bisogno“?? C’è qualcosa di impellente, di urgente, di necessario per le tue funzioni vitali? E che cavolo, vai subito, anzi corri, forse non hai potuto prendere bene gli appunti mentre sonnecchiavi con il disturbo del cellulare che ti vibrava in tasca, o più semplicemente è il solito atto di fiducia nei confronti della tua compagna e del suo modo di appuntarsi le cose (cioè esattamente come coso se le vorrà sentir ripetere).

Ma dimmi, almeno una volta, “desidero fare una fotocopia”! Ecco, penserei all’opera – per lo più incompiuta – del tuo compagno che disegna questa sorta di mandala mostruosi in tutte le mie ore (lui non dorme mai…); o forse alla silhouette avvolgente della fatina misteriosa schizzata dalla matita della (apparentemente) pensierosa compagna dell’ultima fila, che sogna mentre la crea e però spero che non si sogni così, tipo winx in bianco&nero. O ancora la foto dell’amica della tua vicina di sinistra (la vicina, e anche l’amica magari) spuntata fuori dal suo diario ormai sderenato, agognato sguardo mai ricambiato e finalmente carpito per godere almeno di un’amabile finzione. Ecco, desideri, e allora esci correndo, non scappando dall’incubo dell’interrogazione di Damocle ma sulle ali del vento. Perché bisogno è il viaggio di chi scappa, e la vita gli urge, e l’acqua si trangugia per non morire di sete; è la strettoia troppo stretta. Desiderio è la scoperta avventurosa già immaginata prima di salpare, giorni progettati che già li si assapora, vino contemplato contro luce, annusato e poi gustato e ti accorgi che già lo indovinavi così, no, anzi, è ancora meglio; è la distanza dalle stelle che si sogna di colmare. E questo noi siamo, bisogno e desiderio: il bisogno che si trasfigura in desiderio, che spiega il nostro essere insieme evolutivo e sognatore; il bisogno degli altri (di pane, di acqua, di casa, di pace, di parole da scrivere e pensare) che siamo chiamati a desiderare di colmare, affinché ognuno possa de-siderare: guardare le stelle scoprendo che questo è il bisogno che ci fa umani.

E allora fatti ste fotocopie!

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