Fetonte sul carro del padre sole
Phaëton currum patris Solis occupat, manibusque leves habenas tangit, et inde invito parenti gratias agit. Interea volucres Solis equi, Pyroeis, Eous, Aethon, Phlegon, hinnitibus flammiferis auras implent pedibusque repagula pulsant.Tum Tethys, ignara fati nepotis, repagula aperit et immensum caelum praebet ; ita equi viam corripiunt, pedibus nebulas scindunt et ventos praetervolant. Sed leve pondus
est, nec equi novum aurigam cognoscunt, iugumque solita gravitate caret,
ideoque, onere adsueto vacuum, dat in aëre saltus. Ita equi veterem viam relinquunt et sine ordine currunt. Phaëton pavet, nec flectere habenas scit, nec iter cognoscit. Interim equi caeli regiones incendunt: radiis incalescunt gelidi Triones incalescunt stellae astraque. Tum pater omnipotens intonat et fulmen mittit atque aurigam et anima et rotis privat. Phaëton per caelum praecipitat et in Eridanum cadit ubi Naides Hespiriae in tumulo corpus
condunt.
Ovidio
Traduzione
Fetonte s'impadronisce del carro del padre Sole e con le mani tiene le briglie leggere e poi ringrazia il padre che non era
d'accordo. Intanto i cavalli alati del Sole, Pironte, Eoo, Eton, Flegante riempiono l'aria con nitriti infuocati e scalpitano contro le barriere.Allora Teti, ignara della sorte del nipote, apre le barriere e appare il cielo immenso, così i cavalli intraprendono il cammino, fendono con gli zoccoli le nuvole e attraversano i
venti. Ma il carico è leggero e i cavalli non conoscono il nuovo cocchiere e il giogo
non è pesante come al solito e perciò, libero dal consueto carico, balza nel cielo. Così i cavalli abbandonano la vecchia strada e corrono disordinatamente. Fetonte ha paura, né sa piegare le briglie, né conosce il cammino. Intanto i cavalli fanno risplendere i confini del cielo: infiammano con i raggi le gelide Orse, gli astri e le stelle. Allora il padre onnipotente tuona,
manda un fulmine e priva il cocchiere della vita e del carro. Fetonte precipita nel cielo e cade nell'Eridano dove le Naiadi dell'Esperia seppelliscono il corpo in una
tomba.
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