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Latino |
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Come tradurre i verbi latini
ATTENZIONE: i suggerimenti che seguono sono indicazioni pratiche
per la traduzione dei verbi e ammettono qualche limitata variazione
che tuttavia non compromette la regola generale. Si tratta soprattutto
di lievi modifiche del tema. Per saper tradurre un verbo è necessario scomporlo nei suoi elementi costitutivi: il tema verbale, il suffisso temporale e la desinenza; le caratteristiche di tali elementi suggeriranno poi l'analisi e quindi la traduzione. Consideriamo innanzitutto gli elementi costitutivi di un verbo:
Esempio: laudo, as, avi, atum, are tema assoluto: laud lauda - ba - tis tema del presente suffisso temporale desinenza personale monu - era - nt tema del perfetto suffisso temporale desinenza personale A partire da questa distinzione, possiamo dunque dire che per identificare un verbo dobbiamo considerare le seguenti caratteristiche:
Le desinenze personali Le persone dei verbi latini compaiono solo nei modi detti finiti
o espliciti e sono uguali per tutti i verbi, compresi la maggior parte degli irregolari e il verbo essere.
* per quanto riguarda i tempi passivi derivati dal
perfetto, vedi Il tema verbaleOltre al tema assoluto, che si ricava facilmente dall'infinito presente sottraendogli " are, ere, ere, ire", distinguiamo tre temi, tutti rilevabili dal paradigma: il tema del presente, il tema del perfetto e il tema del supino. Il tema del presente si ottiene dall'infinito presente sottraendo le ultime due lettere "-re" per la 1,2,4 coniugazione e "-ere" per la 3^. Il tema del perfetto si ottiene dal perfetto indicativo sottraendo la "i" della prima persona singolare Il tema del supino si ottiene dal supino sottraendo
le ultime due lettere "-um" Tema del presente: lauda; tema del perfetto: laudav; tema del supino: laudat Talvolta i temi del presente e del perfetto coincidono, quindi alcune voci verbali si sovrappongono. In questo caso è il contesto a suggerire la traduzione. Esempio: lego, is, legi, lectum, legere = leggere Derivazioni verbaliDal tema del presente si formano:
Dal tema del perfetto si formano:
Dal tema del supino si formano: Scorciatoie per tradurre i verbi I tempi dei verbi sembrano generare confusione, però esistono alcune indicazioni delle quali si può tenere conto per identificarli col ragionamento. Tempi attiviCinque regole per distinguere i tempi attivi
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Prima coniug. | tema assoluto
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+ e + desinenze personali |
Seconda coniug. | tema assoluto
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+ ea + desinenze personali |
Terza coniug. | tema assoluto
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+ a + desinenze personali |
Quarta coniug. | tema assoluto | + ia + desinenze personali |
Verbo essere | sim, sis, sit, simus, sitis, sint |
La forma passiva è semplicissima: nei tempi derivati dal presente cambia la desinenza personale secondo questa tabella:
Pers. | Singolare attiva | Singolare passiva | |
1 |
-o / m | -or /r | |
2 |
-s | - ris | |
2 |
-t | - tur |
Pers. | Plurale attiva | Plurale passiva | |
1 |
-mus | -mur | |
2 |
-tis | - mini | |
2 |
-nt | - ntur |
Come è noto, le forme passive in Italiano si formano con la voce del verbo essere allo stesso modo e tempo del verbo latino + participio passato del verbo corrispondente a quello latino.
Laudabantur = erano (indicativo imperfetto) lodati
Sono invece espressi dal participio passato + una voce del verbo essere.
SUGGERIMENTO: per tradurre una voce passiva di un tempo derivato
dal perfetto, si può aggiungere "stato" alla traduzione letterale del verbo.
laudatus
sum = sono (+stato) lodato
laudati eratis = eravate (+stati) lodati
ATTENZIONE: il perfetto passivo equivale anche al passato remoto passivo italiano laudatus sum = sono stato lodato, fui lodato
Comprende verbi scritti in forma passiva, ma di valore attivo.
Se il vocabolario vi dice che un verbo è deponente, per tradurlo…
sottraete mentalmente le desinenze del passivo e aggiungete quelle della corrispondente voce attiva;
nei tempi derivati dal perfetto tenete conto del fatto che:
§ Se compare sum, es, est …. Si traduce al passato remoto o prossimo italiano attivo
§ Se compare eram, eras, erat…Si traduce come trapassato prossimo italiano attivo
§ Se compare ero, eris, erit Si traduce come futuro anteriore italiano attivo.
Trattate il verbo come un pesce, togliendogli prima la coda poi la testa, per poi occuparvi della parte centrale. Fuor di metafora:
innanzitutto considerate il paradigma
partite dall'analisi della desinenza personale, per identificare il soggetto, cosa particolarmente importante nel caso della terza persona;
passate poi al tema, per capire se il verbo deriva dal presente, dal perfetto o dal supino;
tenendo conto delle derivazioni verbali, richiamate le "formule" per la scomposizione dei verbi e il gioco è fatto
i congiuntivi latini corrispondono ai congiuntivi italiani solo in una minoranza di casi, il loro significato dipende strettamente dalla congiunzione che li precede
amo, as, avi, atum, are = amare
habeo, es, habui, habitu, habere = avere
condo, is, condidi, conditum, condere = fondare
audio, is, ivi, itum, ire = ascoltare
hortor, aris, hortatus sum, hortari = esortare
egli avrà amato, che egli abbia amato
ama
+ ba
+ tis
tema del presente segnala l'imp.
indicativo seconda pers. plur.
voi amavate
habu
+ isse
+ mus
tema del
perfetto
segnala
il
prima persona plurale
cong. + che
perfetto
infinito passato
-------------------------------------
che noi avessimo avuto
condere
+ nt
infinito
presente
terza persona plurale
segnala il congiuntivo imperfetto
che essi fondassero
condid
+ era + mus
tema del
perfetto segnala il piuccheperf.
indicativo (prima pers.pl)
noi avevamo fondato
audiv
+ eri
+ t
tema del
perfetto segnala il
cong perf terza pers sing.
ind. futuro
ant.
amatus
sum
amato
sono (+ stato)
io sono stato amato (fui amato)
condita
erat
fondata era (+ stata)
era stata fondata
hortabitur =
hortabit (+ur)
egli esorterà
hortarentur
=
hortarent (+ntur)
che essi esortassero
FORMULE
PER IL RICONOSCIMENTO RAPIDO