Lupus in fabula...

Ipertesto curato da Nicolas Gastaldi e M. Giraudo, III^G 
a.s. 2004/ 2005

 Nel corso dei secoli la figura del lupo è cambiata, e di conseguenza anche il giudizio degli uomini nei suoi confronti. Infatti, anche se le foreste del passato erano popolati di una gran varietà di animali pericolosi (orsi,serpenti velenosi....), ma quello che più di tutti impauriva le comunità umane era il lupo.

Questo animale infatti era l'unico che spontaneamente usciva dalle selve, e andava a razziare i greggi dei pastori, distruggendo quindi gran parte del loro unico sostentamento. Impauriva anche per il fatto che era uno dei pochi animali che vinceva la diffidenza nei confronti dell'uomo in quanto si spingeva, attratto dalle facili prede, negli ovili e nei pollai.

Dal punto di vista simbolico il lupo rappresenta il predatore malvagio e insidioso: per i bestiari medioevali era spesso immagine del demonio a caccia delle anime, mentre per Dante rappresenta l'avidità, il male che "molte genti fe'già vivere grame".

Il vecchio proverbio "Lupus in fabula", facendo riferimento a qualcuno che compare al momento giusto, quando si stava parlando di lui, testimonia la popolarità, alquanto sinistra, di questo animale nei racconti per tutte le fasce d'età.