Corso di Delphi

A partire da giovedì 6 ottobre 2011 dalle 14:30 alle 16:30 per 3 giovedì consecutivi avrà inizio il corso sulla programmazione in Delphi tenuto dal prof. Gianfranco Oddenino. Programma:
06/10/2011 – L’ambiente di sviluppo, gli oggetti visuali di Windows, l’interazione con l’utente.
13/10/2011 – La grafica in Windows, le animazioni.
20/10/2011 – La programmazione ad oggetti: costruzione di nuovi oggetti e loro utilizzo.

Neutrini più veloci della luce

Measurement of the neutrino velocity with the OPERA detector in the CNGS beam
(Submitted on 22 Sep 2011)
The OPERA neutrino experiment at the underground Gran Sasso Laboratory has measured the velocity of neutrinos from the CERN CNGS beam over a baseline of about 730 km with much higher accuracy than previous studies conducted with accelerator neutrinos. The measurement is based on high-statistics data taken by OPERA in the years 2009, 2010 and 2011. Dedicated upgrades of the CNGS timing system and of the OPERA detector, as well as a high precision geodesy campaign for the measurement of the neutrino baseline, allowed reaching comparable systematic and statistical accuracies. An early arrival time of CNGS muon neutrinos with respect to the one computed assuming the speed of light in vacuum of (60.7 ± 6.9 (stat.) ± 7.4 (sys.)) ns was measured. This anomaly corresponds to a relative difference of the muon neutrino velocity with respect to the speed of light (v-c)/c = (2.48 ± 0.28 (stat.) ± 0.30 (sys.)) × 10-5.

Misurazione con il rivelatore OPERA della velocità dei neutrini nel fascio dell’esperimento CNGS
(Inviato il 22 settembre 2011)
L’esperimento sui neutrini OPERA presso il laboratorio sotterraneo del Gran Sasso ha misurato la velocità dei neutrini del fascio dell’esperimento CNGS del CERN su una distanza di circa 730 km con una precisione molto più elevata rispetto agli studi precedenti condotti sui neutrini dell’acceleratore. La misurazione si basa su una quantità statisticamente rilevante di dati ottenuti da OPERA negli anni 2009, 2010 e 2011. Aggiornamenti specifici del sistema di cronometraggio dell’esperimento CNGS e del rivelatore OPERA, così come una campagna di geodesia di alta precisione per la misurazione della distanza percorsa dai neutrini, hanno permesso di raggiungere precisioni sistematiche e statistiche confrontabili. È stato misurato un anticipo sul tempo di arrivo dei neutrini muonici dell’esperimento CNGS rispetto a quello calcolato con la velocità della luce nel vuoto di (60,7 ± 6,9 (errore statistico) ± 7.4 (errore sistematico)) ns. Questa anomalia corrisponde ad una differenza relativa della velocità dei neutrini muonici rispetto alla velocità della luce (v-c)/c = (2,48 ± 0,28 (errore statistico) ± 0,30 (errore sistematico)) × 10-5.

Articolo originale: http://arxiv.org/abs/1109.4897

Mandelbox

In matematica, mandelbox è un frattale a forma di scatola scoperto da Tom Lowe nel 2010. È definito in modo simile all’insieme di Mandelbrot, come l’insieme di valori di un parametro, tale che l’origine non sfugga all’infinito sotto l’iterazione di alcune trasformazioni geometriche. Esso può essere definito in un numero qualsiasi di dimensioni, anche se 3 dimensioni sono la scelta più comune per disegnare immagini di esso.

Guarda i video spettacolari su mandelbox su YouTube:

    Altri link utili da cui sono state tratte le immagini qui pubblicate:

     

    Benoît B. Mandelbrot

    «Perché la geometria viene spesso definita fredda e arida? Uno dei motivi è la sua incapacità di descrivere la forma di una nuvola, di una montagna, di una linea costiera, di un albero. Osservando la natura vediamo che le montagne non sono dei coni, le nuvole non sono delle sfere, le coste non sono cerchi, ma sono degli oggetti geometricamente molto complessi.»

    Benoît B. Mandelbrot

    The Mandelbrot Set in HTML5 Canvas & JavaScript

    Scritti di Mandelbrot

    • (1967): How Long Is the Coast of Britain? Statistical Self-Similarity and Fractional Dimension – Science.
    • (1975): Gli oggetti frattali: forma, caso e dimensione.
    • (1982): The Fractal Geometry of Nature – W. H. Freeman & Co.
    • (1990): La geometria della natura – 2ª ed. – Theoria.
    • (2001, ediz. ampl. 2005): Nel mondo dei frattali – Di Renzo Editore, Roma.
    • (2004): The (Mis)Behavior of Markets: A Fractal View of Risk, Ruin, and Reward – Basic Books (trad. it. Il disordine dei mercati: Una visione frattale di rischio, rovina e redditività – Einaudi 2005).

    A Map of the Universe

    J. Richard Gott III, Mario Jurić, David Schlegel, Fiona Hoyle, Michael Vogeley, Max Tegmark, Neta Bahcall, Jon Brinkmann

    A Map of the Universe

    (Submitted on 20 Oct 2003 (v1), last revised 17 Oct 2005 (this version, v2))
    We have produced a new conformal map of the universe illustrating recent discoveries, ranging from Kuiper belt objects in the Solar system, to the galaxies and quasars from the Sloan Digital Sky Survey. This map projection, based on the logarithm map of the complex plane, preserves shapes locally, and yet is able to display the entire range of astronomical scales from the Earth’s neighborhood to the cosmic microwave background. The conformal nature of the projection, preserving shapes locally, may be of particular use for analyzing large scale structure. Prominent in the map is a Sloan Great Wall of galaxies 1.37 billion light years long, 80% longer than the Great Wall discovered by Geller and Huchra and therefore the largest observed structure in the universe.

    Journal reference: Astrophys.J.624:463,2005
    DOI: 10.1086/428890
    Cite as: arXiv:astro-ph/0310571v2

    http://www.astro.princeton.edu/universe/

    The Unreasonable Effectiveness of Mathematics in the Natural Sciences

    Il miracolo dell’appropriatezza del linguaggio della matematica per la formulazione delle leggi della fisica è un dono meraviglioso che noi non comprendiamo né meritiamo. Dovremmo esserne grati e sperare che esso rimarrà valido nelle ricerche future e che si estenderà, nel bene o nel male, a nostro piacimento, anche se forse anche a nostro turbamento, alle più ampie branche del sapere.

    Eugene Wigner

    Galileo Galilei

    Galileo GalileiLa filosofia è scritta in questo grandissimo libro che continuamente ci sta aperto innanzi a gli occhi (io dico l’universo), ma non si può intendere se prima non s’impara a intender la lingua, e conoscer i caratteri, ne’ quali è scritto.
    Egli è scritto in lingua matematica, e i caratteri son triangoli, cerchi, ed altre figure geometriche, senza i quali mezi è impossibile a intenderne umanamente parola; senza questi è un aggirarsi vanamente per un oscuro laberinto.

    Galileo Galilei, Il Saggiatore