I rifugi antiaerei nel Cuneese

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Chi Siamo

Testimonianza nº 15

Nome dell'intervistato
Porato Felice nato nel 1913 

Tipo di testimonianza
Dirette 

Paese bombardato
Dronero

Indirizzo del rifugio antiaereo
Piazza Martiri della Libertà presso il teatro-cinema Iris di Dronero.

Come si veniva avvertiti
La sirena partiva  senza un preciso anticipo, qualche volta dieci o quindici minuti prima dell'attacco, altre volte gli aerei arrivavano subito.

Descrizione dell'ambiente

Profondità rispetto alla strada Variabile da 10 a 20-25 metri 
Caratteristiche del sistema d'illuminazione Erano presenti delle piccole lampadine con collegamenti "volanti" bisogna però dire che a volte a causa dei bombardamenti mancava la corrente.
Caratteristiche del sistema di aerazione Ai piani superiori erano presenti piccole finestre mentre all'ultimo piano in basso c'era un porta che  si apriva sul torrente Maira
Rumori esterni e impressioni che davano  Si sentivano le detonazioni delle bombe e le pareti vibravano.
Numero di persone che poteva ospitare  100-150 anche se non si era molto fiscali sul numero.
Eventuale presenza di servizi igienici Non erano presenti bagni poiché la permanenza all'interno del rifugio era solitamente di 15 - 20 minuti.
Eventuale presenza di scorte alimentari Non si portava cibo per 2 motivi: 1) non si sapeva con quanto anticipo suonavano le sirene e quindi non si conosceva quanto tempo si aveva per scendere al riparo. 2) la permanenza all'interno del rifugio era solitamente di pochi minuti.

Persone preposte alla direzione del rifugio
Non c'era nessuno con questo incarico,ma sicuramente chi lavorava nel teatro dava una mano nella gestione del luogo e nel conteggio delle persone che vi accedevano durante il bombardamento.

Attività alla quale il locale era adibito normalmente
Normalmente era un deposito, dopo la guerra i locali sono stati ristrutturati e c'è anche stata la biblioteca civica, che però negli ultimi anni è stata spostata in un'altra sede. 

Persone che potevano entrare
Di solito non si badava a chi entrava, ma  vi poteva accedere soltanto un certo numero di persone (100-150).

Eventuali presenze di tedeschi e/o camicie nere 
Si rifugiavano qui e avevano l'assoluta precedenza su tutti.

Autorità che controllava i rifugi
I rifugi venivano scelti dall'autorità amministrative locali e dalle Brigate Nere e comunque  nessuno si rifiutava di utilizzare le proprie cantine come rifugio, se erano adatte.

Secondo la convinzione d'allora a chi appartenevano gli aerei
Siccome aveva fatto il militare a Genova sapeva che gli aerei erano alleati cioè anglo-americani.

Si ritornava nei rifugi negli anni successivi
Siccome lavorava come elettricista municipale é tornato all'interno del rifugio per ripristinare l'impianto elettrico dell'immobile, nel quale attualmente è situato il cinema.