I rifugi antiaerei nel Cuneese

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Chi Siamo

Nome intervistata
Marisana Mattio

Tipo di testimonianza
Diretta 

Paese bombardato
Demonte

Indirizzo del rifugio antiaereo 
 Via Martiri e Caduti per la Libertà

Come si era avvertiti 
Non esisteva una sirena di avvertimento, al sopragiungere degli aerei scappavamo 

Descrizione dell'ambiente

Dimensioni 2,50 m di altezza
Entrata tramite una stretta scala
Caratteristiche del sistema di illuminazione l'unica fonte di luce erano alcune finestre
Caratteristiche del sistema d'aerazione  le finestre non venivano mai oscurate
Numero di persone che poteva ospitare  sino a 20 persone
Eventuale presenza di servizi igienici non c'erano
Eventuale presenza di scorte alimentari né cibo né acqua perché la fuga avveniva all'improvviso

Persone preposte alla direzione del rifugio
Il padrone di casa

Attività alle quali il locale era normalmente adibito
Era una cantina 

Eventuale presenza di Tedeschi o Camicie Nere 
 A Demonte esisteva un comando di Tedeschi e credo si rifugiassero lì. 
 Secondo la convinzione di allora gli Anglo-Americani bombardavano con lo scopo di allontanare i Tedeschi dal paese

Avvenimenti eccezionali

Un giorno del Febbraio1944 mi trovavo a casa insieme ad alcune mie amiche quando sentimmo il rombo degli aerei. Io e mia madre decidemmo di fuggire fuori paese a casa di una nostra amica. Lungo la strada incontrammo un soldato tedesco che ci consigliò di gettarci a terra. In seguito, dopo aver ripreso il cammino, ci imbattemmo nel cadavere di un uomo ma, prese dall'ansia per la fuga, continuammo la nostra corsa; finalmente arrivammo a casa di questa mia amica, purtroppo però una bomba era caduta nel cortile e i vicini ci suggerirono di rifugiarci altrove. Spaventate e senza vie di scampo ci gettammo in un fosso dove rimanemmo per il resto della giornata.