Nome intervistato:
Parroco Gian Michele GazzolaTipo di ricordi:
Diretti
Paese bombardato:
Cuneo
Intervista:
Durante la Seconda Guerra Mondiale vennero utilizzati come
rifugi alcuni cunicoli ancora oggi praticabili che partivano da pozzi e cantine
costruiti in epoche medioevali. Bisogna però sfatare un mito perchè
la gente pensa ancora che portassero nei pressi del Santuario degli
Angeli. In realtà sarebbe stato un autentico suicidio in quanto solitamente il comando militare era proprio il Santuario e sarebbe bastato che i nemici si impadronissero di uno di questi per raggiungere il centro abitato
cuneese. I cunicoli invece si trovano principalmente nella parte storica di
Cuneo: i due migliori sono costruiti sotto Corso Marconi e Corso
Kennedy. Il primo poteva ospitare 500-550 persone, il secondo 200-300.
La storia della loro nascita è la seguente: gli assedianti scavavano delle trincee a zig-zag e, non troppo distanti dall'entrata, cominciavano a scavare gallerie sotterranee per minare dal basso le
mura. La contromisura degli assediati era quella di, accortisi del pericolo grazie ai mucchi di terra, immaginare la traiettoria di questi passaggi, scavare ancora più in basso e minarli prima che raggiungessero il loro obiettivo ( ciò avvenne anche a Torino).
successivamente questi cunicoli vennero collegati.
È nata anche una breve storiella riguardante il cunicolo di
corso Marconi: un barbone, stabilitosi in questo passaggio lo chiuse con il lucchetto. I Vigili, quando se ne accorsero glielo cambiarono ma lui non si scoraggiò e facendosi dare una mano dagli addetti dei giardini Fresia, tagliò il lucchetto e lo sostituì. Da quell'avvenimento il Comune decise di chiudere entrambi i passaggi sotterranei al
pubblico.
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