Nome intervistato
Tardivo SeverinoTipo di testimonianza
Diretta
Paese bombardato
Cuneo
Indirizzo del rifugio antiaereo
San Pietro del Gallo
Come si era avvertiti
Di
solito venivamo avvertiti da una sirena che, suonava tre volte. La
prima indicava che gli aerei nemici sorvolavano l'Italia, la seconda
che erano nelle vicinanze e la terza, la più terribile, che erano
sopra la città.
Gli obiettivi principali erano la provinciale Cuneo-Busca
e la stazione
vicina in cui si trovavano due vagoni fermi e i nemici pensavano che
fossero depositi di armi dei partigiani, ma non erano altro che vagoni
arrugginiti e inutilizzati.
Descrizione dell'ambiente
Dimensioni |
Era una buca scavata sotto terra di altezza 2,5m e
larghezza 2m circa. |
Entrata |
Era consentita da una piccola apertura
laterale che fungeva anche da uscita |
Caratteristiche del sistema di illuminazione |
Essendo un rifugio improvvisato, non vi era
illuminazione elettrica, alcune volte qualcuno portava delle
candele ma, nella fretta di fuggire non sempre si pensava
all'illuminazione. |
Rumori esterno e impressioni che davano |
Si sentiva il fischio delle bombe cadere o il
boato sordo delle esplosioni, dava l'impressione di essere in un
incubo |
Numero di persone che poteva ospitare |
Ospitava tutti i membri della famiglia ed
eventuali persone che vi capitavano, ma non più di15 |
Eventuali presenza di scorte alimentari |
Solitamente portavamo le prime cose che capitavano sottomano |
Persone preposte alla direzione del rifugio
Era un rifugio privato, a
gestione familiare.
Attività alle quali il locale era normalmente adibito
Nessuna, era stato
scavato apposta e nascosto sotto un pagliaio
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