Anacronistico ritorno del Regno Unito all’utilizzo delle unità di misura imperiali

TG1 delle 13:30 del 30 maggio 2022

Once, libbre e galloni: il Regno Unito torna al passato. In occasione del giubileo di platino della regina il governo Johnson lancia un piano per reintrodurre il sistema di misurazione imperiale. In diretta il corrispondente da Londra, Marco Varvello.

Esattamente. Dunque, pollici, piedi per le lunghezze, once, libbre per i pesi, pinte, galloni per i liquidi e così via. E qui sui bicchieri della birra al pub tornerà la tradizionale coroncina reale. Insomma, i giovani inglesi faranno bene a ripassare le misure imperiali care alle generazioni precedenti, perché questo tornerà appunto ad essere il sistema ufficiale in questo paese. Lo ha preannunciato lo stesso premier Boris Johnson. Una legge, insomma, cancellerà il sistema decimale, che era stato qui introdotto di recente negli anni soltanto di Tony Blair, per adeguarsi appunto alle norme europee. Si torna al sistema tradizionale in vigore dal 1824, caro alla memoria delle generazioni più anziane, che di fatto non era mai scomparso davvero dai negozi e dai mercati. Occasione, appunto, il giubileo della regina: i settant’anni di trono di Elisabetta, che è un momento di riscoperta dello spirito e della identità nazionale. Si comincia giovedì con la grande parata militare davanti a Buckingham Palace. Linea a Roma.

Per approfondire

An investigation indicated that the failure resulted from a navigational error due to commands from Earth being sent in English units (in this case, pound-seconds) without being converted into the metric standard (Newton-seconds).

La prima immagine di Sagittarius A*, il gigantesco buco nero al centro della Via Lattea

Svelata oggi 12 maggio 2022 la prima immagine del buco nero supermassiccio al centro della nostra galassia, la Via Lattea. Questo risultato è una prova schiacciante che questo oggetto è a tutti gli effetti un buco nero e fornisce indizi importanti per comprendere il comportamento di questi corpi che si ritiene risiedano al centro della maggior parte delle galassie. A ottenere questa immagine, grazie a una rete globale di radiotelescopi, la Collaborazione Event Horizon Telescope (Eht), un team internazionale di cui fanno parte anche ricercatrici e ricercatori dell’Istituto nazionale di astrofisica, dell’Istituto nazionale di fisica nucleare, dell’Università Federico II di Napoli e dell’Università di Cagliari.

L’attesissima immagine mostra finalmente l’oggetto massiccio che si cela al centro della nostra galassia. Già in passato gli scienziati avevano scoperto stelle che si muovevano intorno a un corpo invisibile, compatto e molto massiccio al centro della Via Lattea. Quelle osservazioni suggerivano che l’oggetto in questione, chiamato Sagittarius A* (Sgr A*), fosse un buco nero, e l’immagine resa pubblica oggi fornisce la prima prova visiva diretta a sostegno di questa ipotesi.

Anche se non possiamo vedere il buco nero stesso, perché non emette luce, il gas che brilla attorno a esso possiede un aspetto distintivo: una regione centrale scura (chiamata “ombra” del buco nero) circondata da una struttura brillante a forma di anello. La nuova immagine cattura la luce distorta dalla potente gravità del buco nero, che ha una massa pari a quattro milioni di volte quella del Sole.

L’immagine di Sagittarius A* – Event Horizon Telescope Collaboration
Event Horizon Telescope
Event Horizon Telescope