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Dante
Il Leone è descritto nei versi: "ma
non sì che paura non mi desse
In questa circostanza, dopo essere stato ostacolato dalla lonza, la strada di Dante è sbarrata da una superbo leone, che gli va incontro contro con la testa alta e con atteggiamento feroce, tanto che sembrava che persino l'aria avesse paura della sua imponenza L'illustrazione di Doré traduce questa descrizione in un'immagine molto suggestiva: nel folto della foresta il leone, in posizione più elevata di quella di Dante, tiene alta la testa (manifestazione di superbia) e lo guarda con sfida, mentre il poeta, collocato più in basso tiene gli occhi a terra (manifestazione di umiltà, di timore). E' così rappresentato il seguente significato allegorico: coloro che si perdono nella selva oscura (cioè cadono in peccato) non sono in grado di fronteggiare con sicurezza il male che sbarra loro la strada con arroganza e devono abbassare gli occhi. Abbassare gli occhi e non essere troppo presuntuosi tuttavia è l'unico modo per ritrovare "la diritta via".
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