|
||||||||
|
DanteIl Leone è una delle tre fiere descritte nel primo canto dell' Inferno, che simboleggiano le tre inclinazioni del male. In particolare il leone rappresenta la superbia, che nasce da un' eccessiva fiducia in se stessi e può generare atti di violenza. Il superbo è infatti una persona innamorata della propria presunta superiorità e non si fa scrupolo di aggredire gli altri con le parole o con la violenza fisica.. Il Leone è descritto nei versi: "ma
non sì che paura non mi desse
In questa circostanza, dopo essere stato ostacolato dalla lonza, la strada di Dante è sbarrata da una superbo leone, che gli va incontro contro con la testa alta e con atteggiamento feroce, tanto che sembrava che persino l'aria avesse paura della sua imponenza L'illustrazione di Doré traduce questa descrizione in un'immagine molto suggestiva: nel folto della foresta il leone, in posizione più elevata di quella di Dante, tiene alta la testa (manifestazione di superbia) e lo guarda con sfida, mentre il poeta, collocato più in basso tiene gli occhi a terra (manifestazione di umiltà, di timore). E' così rappresentato il seguente significato allegorico: coloro che si perdono nella selva oscura (cioè cadono in peccato) non sono in grado di fronteggiare con sicurezza il male che sbarra loro la strada con arroganza e devono abbassare gli occhi. Abbassare gli occhi e non essere troppo presuntuosi tuttavia è l'unico modo per ritrovare "la diritta via".
|