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La lonza, il cui nome ci ricorda quello della lince è una creazione fantastica del Poeta. Egli ce la presenta come un felino elegante, snello e quasi attraente; il suo piacevole aspetto, alla vista può forse alludere alle tentazioni del peccato. Gli antichi vedevano nella lonza la lussuria, "uno dei tre vizi che comunemente più occupano l'umana generazione". Dante stesso afferma di averne vista una: il suo aspetto era cupo e insidioso, e come ogni altro felino, è temuto per la sua astuzia e dalla sua scaltrezza, più che per l'imponenza fisica. http://members.xoom.virgilio.it/letteratura/prosa/primoi.htm |