L'uomo e le stelle

 

Home   Presentazione   Glossario   Conclusioni


Dalle meridiane
alla Teoria
della Relatività
 
Lavori multidisciplinari
Le comete tra realtà
    e immaginazione
Deep Impact,
    missione cometa
Area Letteraria
Premessa
Italiano
Latino
Inglese
Francese
Cinema
Storia
Area Scientifica
Matematica

Cinema


Il genere
fantascientifico

Alieni
al cinema

Film

Registi

Come nasce
un film

Caratteristiche
del linguaggio
filmico

Come si legge
un film

Titolo originale: Mission to Mars
Nazione: Usa
Anno: 2000
Genere: Fantascienza
Durata: 113'
Regia: Brian De Palma
Sito ufficiale: studio.go.com/m2m/
Attori protagonisti: Gary Sinise, Tim Robbins
Cast: Don Cheadle, Connie Nielsen, Jerry O'Connell, Kim Delaney, Elise Neal, Peter Outerbridge, Jill Teed, Kavan Smith
Produzione: Tom Jacobson
Distribuzione: Buena Vista
Uscita: 5 Maggio 2000 (cinema)

Trama:
La navicella guidata da Luc Goddard, non appena messo piede su marte, viene distrutta da un forza misteriosa. Viene lanciata subito un'altra spedizione per far chiarezza sulla tragedia e soccorrere gli eventuali superstiti.
Per raggiungere il nuovo mondo Colombo impiega lo stesso tempo che gli astronauti di "Mission To Mars" impiegano per raggiungere il pianeta rosso. Durante il suo viaggio, Colombo non sapeva se sarebbe uscito dai confini della Terra. Be', otto minuti dopo il decollo si esce davvero dai confini della Terra. E da quel momento si galleggia per tutto il tempo fino a Marte. 
Dott. Joseph Allen,
astronauta della NASA in pensione 
Gary Sinise interpreta Jim McConnell che, dice l'attore, "è un uomo che ha sempre sognato di fare l'astronauta e di andare nello spazio. Ha lavorato per una vita per questo scopo, e per sbarcare per primo su Marte." Ma quando la moglie Maggie (KIM DELANEY), anche lei astronauta, muore, Jim perde non solo il grande amore della sua vita, ma anche Marte. "Lo spirito di Maggie, però, è sempre insieme a lui," dice la Delaney, "e, in un certo senso, è il suo spirito che lo fa andare avanti, proteggendolo come un angelo. Erano legatissimi, due anime gemelle."
McConnell, che non è più ritenuto 'idoneo' ai viaggi spaziali perché si è rifiutato di sottoporsi a valutazioni di carattere psicologico, svolge ora il ruolo di comunicatore di capsula sulla missione di controllo.

Jim McConnell

Al suo posto, nel ruolo di comandante della missione Mars One, parte per il lunghissimo viaggio il suo migliore amico, Luke Graham (DON CHEADLE). Ma mentre Luke e il suo equipaggio sono impegnati ad esaminare un'anomalia scoperta sul pianeta, qualcosa va storto e il comandante assiste atterrito allo sterminio dell'equipaggio. Prima che ogni comunicazione si interrompa, Luke fa solo in tempo a mandare via radio un oscuro messaggio alla missione di controllo sulla stazione spaziale. 


Luke Graham

Woody Blake (TIM ROBBINS), l'astronauta scelto per capitanare nei mesi a seguire la missione Mars Two, riesce a convincere il direttore del programma marziano della NASA, Ray Beck, che l'unica possibilità per salvare Luke - sempre che riesca a sopravvivere da solo su Marte nei sei mesi necessari alla missione di salvataggio per raggiungere il pianeta - è quella di avere McConnell come copilota. Seppur riluttante, Beck accetta, e in brevissimo tempo la missione di salvataggio è pronta a partire. Dell'equipaggio fanno parte anche la moglie di Woody, la dottoressa Terri Fisher (CONNIE NIELSEN), e il giovane scienziato Phil Ohlmyer (JERRY O'CONNELL).
Robbins descrive il suo personaggio, Woody, come un cowboy dello spazio. "E' un ottimo pilota, ma ha in sé un lato folle. Gli piace guidare veloce, ma è anche razionale e scientifico. Fa piacere averlo intorno. Se fai parte di una comunità ristretta devi avere questo tipo di personalità per riuscire a vivere con le altre persone." "Woody e Terri," continua Robbins, "hanno un rapporto unico, allegro. E' a tutto vantaggio della NASA mandare coppie nello spazio."


Woody Blake


"Non è una cosa insolita che una donna faccia l'astronauta," puntualizza Connie Nielsen, che interpreta il ruolo di Terri. "E' da molto tempo che ci sono astronauti donne, e ultimamente abbiamo anche avuto la prima comandante spaziale," dice l'attrice riferendosi ad Eileen Collins, che ha capitanato lo Space Shuttle Columbia mentre erano in corso le riprese del film. "La cosa interessante del film," continua la Nielsen, "è che viene mandata nello spazio una coppia sposata."
L'attrice descrive il matrimonio di Woody e Terri come "quel genere di rapporto molto speciale in cui le persone funzionano estremamente bene sia come team, che come individui. Sono due persone diversissime, ma si completano l'un l'altra. Lui è un giocherellone, lei è un po' più seria. Funzionano molto bene insieme." Anche la Nielsen è favorevole all'idea di mandare coppie sposate nei voli spaziali a lungo termine. "In fondo lassù ci sono pochi rischi di divorziare," scherza l'attrice, che definisce il suo personaggio "tenace, coraggioso, razionale e generoso." 
Don Cheadle è Luke Graham, primo uomo a sbarcare su Marte e l'unico a restarci come superstite. "E' uno scienziato," dice Cheadle, "e perciò la scoperta che ha fatto lo elettrizza e lo emoziona. Ma ha anche visto questa scoperta uccidere tutti i suoi compagni. Sa quanto sia pericolosa, ha quasi ucciso anche lui. L'esploratore che è in lui è entusiasta, lo scienziato è elettrizzato, ma l'uomo con moglie e figlio che lo aspettano sulla Terra è terrorizzato dal significato di tutto questo."
Secondo Cheadle l'aspetto più difficile del suo ruolo è stato "trovare la via di mezzo tra un matto e uno scienziato che ha la testa che gli gira a due miliardi all'ora perché ha scoperto qualcosa che nessun essere umano ha mai visto prima. Lui è l'unico superstite che può raccontare a tutti ciò che ha visto, ma è anche rimasto solo sul pianeta con quella cosa."
Cheadle ha trovato appassionante il lavoro di preparazione per il ruolo. "Mi riusciva difficile immaginare come mi sarei preparato al ruolo di un astronauta che rimane solo su Marte nel 2020," dice l'attore. "Cosa avrebbe mangiato il mio personaggio per un anno? Che esercizio fisico avrebbe potuto fare in una terza gravità? In che stato mentale si sarebbe trovato?" A tale proposito Cheadle ha deciso di dormire per qualche notte nell' habitat realizzato per le scene della missione Mars One, costruito in un set insonorizzato. "Volevo provare cosa significhi rimanere soli in un ambiente totalmente estraneo," spiega l'attore. "Non ci sono mica rimasto una settimana," ride, "giusto un paio di notti, per provare la sensazione dell'isolamento, per cercare di ambientarmi un po' nel set in cui il mio personaggio avrebbe dovuto vivere per un anno e per capire come avrei agito e lavorato, dovei sarei fuggito se mi fossi sentito in pericolo. E' stato utile, più vero e intenso di quanto non sarebbe stato immaginarlo. E a volte mi sono davvero spaventato lì dentro." 


La dott.ssa Terri Fisher


Jerry O'Connell descrive Phil Ohlmyer come quello "che riesce a trovare un lato umoristico anche nelle situazioni più stressanti," un po' come il suo interprete. L'attore ripensa ai primi giorni di lavoro sul set: "Dopo le prime riprese mi sono detto, 'ecco. Ce l' ho fatta. Sono un astronauta e tra un istante volerò via con la mia astronave.' Era stupendo."
Anche se ammette di non essere un devoto della fantascienza, Gary Sinise si dichiara intrigato e intimidito dal fatto che esistano persone che vanno nello spazio, da ciò che fanno e dai traguardi che hanno segnato negli ultimi quarant'anni in termini di navigazione spaziale. "Questo film parla della nostra prossima grande missione. Siamo stati sulla luna e possiamo tornarci, stiamo costruendo una stazione spaziale, e tutte queste sono esperienze che entreranno in gioco quando decideremo di andare su Marte. Perciò sono felicissimo che mi abbiano chiesto di partecipare a questo progetto."
La preparazione di Connie Nielsen ha implicato cospicue letture su Marte e sullo spazio. L'attrice si è sentita attratta in particolar modo dalla dimensione umana di "Mission To Mars". Riferendosi all'immagine comune che si ha degli astronauti, l'attrice osserva che "noi abbiamo l'immagine di un super eroe che riesce a superare pericoli di ogni sorta senza la minima reazione emotiva, e invece si scopre che sono esseri umani. Ecco perché ci tenevamo tanto a mostrare quello che si prova veramente a trovarsi lassù. Non siamo mica macchine." 
Un paio di mesi prima dell'inizio delle riprese, Don Cheadle e Jerry O'Connell sono andati al Kennedy Space Center in Florida per assistere a un lancio dello Shuttle. "E' naturale che un progetto come questo ti faccia venir voglia di sapere cosa c'è nello spazio," dice Cheadle. "Quando ho cominciato a coinvolgermi, non ho voluto più sapere di nient'altro che dello spazio."
Gary Sinise, che non ha potuto unirsi ai suoi co-protagonisti perché impegnato nella lavorazione di un altro film, conclude così: "Quando interpreto un ruolo, sto molto attento all'accuratezza e alla veridicità, soprattutto se si tratta di qualcosa di reale, come in parte è questo." Sinise si è preparato quanto più ha potuto, leggendo, studiando e consultandosi con Story Musgrave, noto ex astronauta della NASA che ha partecipato al film come consulente tecnico. 

Lo scienziato Phil Ohlmyer