I rifugi antiaerei nel Cuneese

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Testimonianza nº 2

In base alla testimonianza raccolta abbiamo potuto ricostruire le caratteristiche del rifugio in Via Leutrum, che doveva essere pressapoco così: il locale non era molto profondo, come una cantina, quindi le finestre, che venivano oscurate, si potevano vedere dalla strada; era abbastanza grande e poteva ospitare circa un centinaio di persone, inoltre era collegato con altri rifugi. Fuori non c’era la R che indicava la presenza del rifugio. Qualcuno preferiva rimanere in casa, ma quelli che scendevano si portavano da mangiare, da bere, coperte, da fare maglia perché si poteva stare nel rifugio per molto tempo.

Nome intervistato:
Ramero Maria 

Tipo di testimonianza
Indiretta 

Paese bombardato 
Cuneo

Indirizzo esatto rifugio antiaereo
Via Leutrum

Come si veniva avvertiti
Si avvertivano le persone con una sirena 

Descrizione

Dimensioni  non specificata, comunque abbastanza grande, poteva contenere circa un centinaio di persone.
Sistema di illuminazione L illuminazione era prodotta dalla corrente elettrica
Sistema di aerazione  Le finestre venivano oscurate
Numero di persone che poteva ospitare  Circa un centinaio, accolte anche se in ritardo 
Presenza eventuale di scorte  C'era del cibo e qualcuno cucinava

Attività alle quali il locale era normalmente adibito
Si andava nel rifugio per ripararsi dai bombardamenti.

Provenienza degli aerei secondo la convinzione d'allora
Gli aerei erano dei tedeschi.

Eventuale ritorno negli anni successivi 
Lei e altri bambini sono tornati nel rifugio per giocare.

Cuneo