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Biografia di Mozart

IL FLAUTO MAGICO

Singspiel in due atti su libretto di Emanuel Schikaneder

Data e luogo di composizione: 1791, Vienna

Prima rappresentazione:

30 settembre 1791, Vienna, Theater auf der Wieden.

Il Flauto magico è una fiaba in musica. La Regina della notte vuole ostacolare l’amore:tra la figlia Pamina e il principe Tamino, ma i due con l’aiuto del sacerdote Sarastro riusciranno ugualmente a ritrovarsi.

Parallelamente un altro personaggio più umile si muove all’interno della vicenda: è Papageno, un cacciatore di uccelli; si presenta in maniera divertente con un costume ricoperto di piume e una gabbia sulle spalle; la sua amata è Papagena e anche loro alla fine riusciranno a coronare il loro sogno d’amore.

L’opera, ambientata nell’Antico Egitto, è ricca di simbologie; i personaggi sono chiamati a superare molte prove, ma con l’aiuto delle forze del bene riusciranno nel loro intento. In questo si servono anche del suono che si sprigiona dai loro strumenti: a Tamino è stato dato un flauto dai poteri magici e a Papageno un carillon altrettanto straordinario.

DON  GIOVANNI

Dramma giocoso in due atti su libretto di Lorenzo da Ponte

Data e luogo di composizione: marzo-ottobre 1787, Praga

Prima rappresentazione: il 29 ottobre 1787 a Praga, Nationaltheater

Don Giovanni fu rappresentato per la prima volta a Praga nel 1786. La vicenda di Don Giovanni era già famosa: era stata raccontata per la prima volta all’inizio del Seicento dal commediografo spagnolo Tirso de Molina e da allora aveva affascinato la fantasia di molti altri scrittori (basterà ricordare il francese Molière e l’italiano Goldoni), ciascuno dei quali l’aveva leggermente modificata e arricchita.

Trama

Don Giovanni è un giovane aristocratico spagnolo che seduce tutte le donne che incontra. Una notte a Siviglia, uccide il Commendatore, padre di Donna Anna che aveva tentato di sedurre. Cerca poi di conquistare la contadina Zerlina nel giorno delle sue nozze con Masetto. L’intervento di Donna Elvira, nobildonna precedentemente abbandonata da Don Giovanni, mette in guardia Zerlina e aiuta Donna Anna  a fare luce sull’uccisione  del padre. Tutti si coalizzano nel desiderio di vendetta. Don Giovanni, costretto a fuggire, si rifugia nel cimitero in cui si trova la tomba del Commendatore. Scherzando, Don Giovanni rivolge la parola alla statua eretta sulla sua tomba, e la tomba gli risponde, accusandolo di immoralità.

Ma Don Giovanni non ha paura di nulla e, con atteggiamento sprezzante, invita a cena la statua casa sua. Durante la cena si sente bussare: è la statua, che Don Giovanni accoglie sorpreso ma non spaventato. Il commendatore chiede a Don Giovanni di pentirsi, di cambiare vita, ma Don Giovanni rifiuta e viene trascinato all’inferno.

Le nozze di Figaro

Opera buffa in quattro atti su libretto di Lorenzo da Ponte

Data e luogo di rappresentazione: 1786 Vienna

Prima rappresentazione: 1 maggio 1786, Vienna, Burgtheater,

Le nozze di Figaro, composta da Mozart nel 1785 in collaborazione con il liberista italiano Lorenzo da Ponte,è la trasposizione in musica di una commedia francese in gran voga a quel tempo: Le mariage de Figaro, scritta nel 1781 da Beaumarchais.

Questa commedia era famosa in tutta Europa per il suo carattere irriverente e non era affatto gradita all’aristocrazia (i protagonisti sono due servitori che reclamano i loro diritti); a Mozart la vicenda narrata piaceva e interessava, non tanto per i suoi contenuti sociali e politici, quanto perché ricca di situazioni e personaggi singolari.

In Austria la censura ne aveva proibito la rappresentazione e, come racconta Da Ponte, fu solo grazie alla sua abile arte diplomatica se l’imperatore Giuseppe II alla fine acconsentì all’allestimento dell’opera. Da Ponte dovette trasformare la commedia di Beaumarchais scritta per il teatro e adattarla alle esigenze del melodramma. Quando,il 1° maggio del 1786,Le nozze di Figaro andò per la prima volta in scena a Vienna, il successo fu strepitoso: il pubblico era così entusiasta che fece ripetere quasi tutti i brani.

 La trama

 

L’azione è ambientata a Siviglia. Figaro e Susanna, due servi presso la corte del conte d’Almaviva, sono prossimi alle nozze. Il conte, segretamente innamorato di Susanna, cerca di ostacolare il matrimonio. La vicenda si complica, anche per l’intraprendenza del paggio Cherubino e per il dolore della Contessa che soffre per il comportamento del marito. Alla fine, dopo molte difficoltà, i due giovani riusciranno a concretizzare il loro sogno d’amore.

 

Così fan tutte

Opera buffa in due atti su libretto di Lorenzo da Ponte

Data e luogo di composizione: 1790 Vienna

Prima rappresentazione: 26 gennaio 1790, Vienna, Burgtheater.  

In un caffé di Napoli i due ufficiali Guglielmo e Ferrando, sfidati dal più anziano amico don Alfonso, scommettono cento zecchini sulla fedeltà delle loro fidanzate, le sorelle Dorabella e Fiordiligi. Per mettere alla prova le due fanciulle, i giovani fingono di partire per la guerra e salpano tra strazianti addii e lacrime (terzetto “Soave sia il vento”).  Quindi si travestono da albanesi e, seguendo le ciniche indicazioni di Don Alfonso, con cui collabora Despina, cameriera delle due sorelle, iniziano un gioco di corteggiamenti incrociati, in cui ognuno cerca di conquistare la fidanzata dell’altro. Nell’inganno della seduzione cadono le due fanciulle al punto che, durante una festa in giardino, acconsentono a firmare il finto contratto di matrimonio con i due presunti stranieri. Pochi istanti dopo la firma dell’accordo, stipulato davanti a  Despina travestita da notaio, giunge la notizia dell’inatteso ritorno di Guglielmo e Ferrando: nell’imbarazzo generale Dorabella e Fiordiligi, pentite, si vedono costrette a confessare la verità ai fidanzati delusi. Don Alfonso riesce a riconciliare le coppie ma vince la scommessa al suono della morale “così fan tutte”.

Ascolta il brano "Pamina e Papageno"

Ascolta il brano "Là ci darem la mano"

Ascolta il brano "Non più andrai"

scolta il brano "Voi che sapete"

Ascolta il brano "Soave sia il vento"