Meriggiare pallido e assorto Ho sceso dandoti il braccio
Eugenio Montale
Non
chiederci la parola che squadri da ogni lato l'animo nostro informe e lo dichiari e risplenda come un croco perduto in mezzo a un polveroso prato Ah l'uomo che se ne va sicuro agli altri ed a se stesso amico e l'ombra sua non cura che la canicola stampa sopra uno scalcinato muro Non domandarci la formula che mondi possa aprirti sí qualche storta sillaba e secca come un ramo. Codesto solo oggi possiamo dirti: ciò che non siamo, ciò che non vogliamo. |
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L'uomo si illude di poter attingere alla verità assoluta, crede che bastino le parole per definire precisi rapporti con la realtà ed un sistema di valori solido e rassicurante. Montale disillude il suo lettore: neanche i poeti possono riuscire in questa impresa, impossibile per il nostro intelletto. La nostra arida condizione esistenziale non ha fiori che la adornino, non ci resta che accettare l'impossibilità di attingere a qualsiasi verità superiore e di trovare consolazione alle nostre angosce in un sistema di pensiero che pretenda di spiegare le ragioni ultime della nostra esistenza.