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Eugenio Montale 

 

 

Nacque a Genova nel 1896, da un’ agiata famiglia di imprenditori. Diplomatosi in ragioneria nel 1915, dopo una carriera scolastica non proprio brillante, dovrebbe inserirsi nell’impresa familiare, ma i suoi interessi lo portano verso direzioni del tutto diverse, non per un’ inclinazione precisa e perentoria ma, al contrario, per una sorta di paralisi a decidere. Avviatosi al centro lirico, esperienza che gli lascia una discreta competenza musicale, incomincia a precisare l’interesse per la poesia. Meriggiare è del 1916, ma occorrerà attendere il dopoguerra per le sue prime pubblicazioni in volume. Dopo aver partecipato alla parte finale della Grande guerra, incomincia a frequentare gli ambienti intellettuali torinesi raccolti intorno a Piero Gobetti, uno degli alfieri dell’antifascismo. Escono le sue due più importanti raccolte poetiche: Ossi di seppia (1925) e Le occasioni (1939). Nel ventennio tra le due guerre Montale, ostile al fascismo, conduce una vita modesta e trova molti lavori ma poi viene allontanato da questi a causa del suo antifascismo. Riprende la sua attività solo nel secondo dopoguerra e nel 1967 scrive Xenia (1966-1968) e Satura nel 1971. Muore nel 1981.