FedroOriginario della Tracia, fu schiavo e poi liberto di Augusto. Sotto Tiberio diede modo a Seiano, potente prefetto al pretorio, di sospettare che alcune sue favole alludessero a lui e venne condannato ad una pena imprecisata. Dopo questo episodio visse in povertà, testimoniando con la sua vita l'amara morale dei suoi racconti, secondo i quali i forti prevaricano sui più deboli e l'ingiustizia è sovrana. Le sue favole, ispirate a quelle di Esopo, consistono in brevi storie di animali a carattere allegorico, i cui protagonisti rappresentano caratteristiche umane (il leone rappresenta la violenza). Il comportamento degli animali è spesso preso a pretesto per descrivere quello umano; rispetto al contenuto dei Bestiari medievali manca logicamente il rimando al soprannaturale. Le favole di Fedro sono inoltre brevi racconti, mentre i bestiari descrivono il comportamento naturale (spesso presunto) degli animali che quindi non assumono atteggiamenti umani. Il leone, la vacca, la capretta e la pecora
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