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stilistica
I testi di Igino sono di facile interpretazione, dal
momento riducono al minimo la subordinazione, utilizzano un
lessico semplice e presentano un uso delle figure retoriche e di
altre forme di elaborazione del linguaggio è molto limitato. Si
tratta di brani sostanzialmente paratattici, di significato
immediato, che quindi non presentano alcuna difficoltà
di traduzione.
La loro semplicità diventa un problema nel momento in cui si intenda
proporne una traduzione scorrevole, infatti la trasposizione letterale
risulta particolarmente sgradevole, dando al testo italiano
caratteristiche di frammentarietà e scarsa scorrevolezza. Pare dunque
più opportuno, dal punto di vista stilistico, introdurre la
subordinazione che manca nel testo originario, situazione insolita, data
la predilezione dei prosatori latini per i testi strutturati in modo
articolato e coerente.
Come già ricordato, queste caratteristiche del testo di Igino,
insieme a considerazioni di altra natura, lo rendono difficilmente
ascrivibile all'età augustea e in particolare ad un erudito come il
bibliotecario Igino.
Giove
sottratto a Saturno
Iovi: dativo di possesso
Purissimum...dulcissimum....suavissimum:
notare l'uso ripetuto di superlativi assoluti per sottolineare, anche in
modo eccessivo, l'eccezionalità della situazione Saturno
non scopre il nascondiglio di Giove
Prohibebatur: alla lettera
"Saturno era proibito di ascoltare" si tratta di una costruzione
personale del verbo prohibeo, es, prohibui, prohibitum, prohibere, impedire,
proibire. In italiano deve essere tradotto in forma attiva, utilizzando
forme impersonali, oppure attribuendogli come soggetto l'elemento della
frase che è vera causa della proibizione.
Evaserat: evado, is, evasi, evasum,
evadere, riuscire, risultare, diventare (alla fine di una sequenza di
azioni ). Ha dopo di sè il complemento predicativo del soggetto Grandis
...firmus, aggettivi che completano il significato del
verbo.
Iactu:alla lettera "con il lancio",
complemento di modo che dipende da
Delectabatur: alla lettera "era
dilettato" passivo-riflessivo col significato di "si dilettava,
si divertiva con... oppure a...". Paradigma tipico della prima
coniugazione Giove
sconfigge Saturno
Quibuscum: con i quali, frase relativa.
Sono relative la maggior parte delle rare subordinate che compaiono in
questi brani. Si noti il cum enclitico.
Evasit si veda sopra "evaserat"
Totius: genitivo sing. di aggettivo
pronominale, il dativo sing. esce in -i
Iove imperante: ablativo assoluto con
valore temporale
Ut: in questi brani non compare con valore
finale o consecutivo, significa "come" ed è seguito da
sostantivi o avverbi.
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