La Matematica non conosce razze o confini

responsabile del progetto

prof.ssa Erika Luciano

Dipartimento di Storia della Matematica – Università di Torino

a cura della Classe 3A – prof.ssa Fabrizia De Bernardi

Liceo Classico-Scientifico “S.Pellico-G.Peano” – Cuneo

con la collaborazione della prof.ssa Patrizia Candido

e di Elena Andreoletti 5D, Matteo Di Noia 5G

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Se si ritiene che educare a convivere nella diversità sia compito di tutti, la ricerca in storia della matematica può divenire una forma di impegno sociale e una componente dell’azione di contrasto ai moderni razzismi (Emma Castelnuovo 1997, Liliana Segre 2018, …). Di qui è nata, nel 2014, l’idea del Gruppo di Ricerca in Storia della Matematica dell’Università di Torino (coord. prof.ssa Erika Luciano) di progettare interventi didattici e percorsi di formazione che sensibilizzassero i docenti e gli studenti delle scuole secondarie di primo e di secondo grado alla memoria e alla consapevolezza, a partire dalla ri-lettura critica di alcuni aspetti e momenti della ricerca e dell’insegnamento della matematica e delle scienze durante la dittatura fascista (ideologizzazione della matematica, didattica del razzismo, ecc.). L’attività di quest’anno, proposta nel Liceo Peano-Pellico, si è sviluppata in particolare sinergia con il modulo di Storia del PLS ‘La matematica non conosce razze o confini’. Spunti di riflessione storico-matematica per una scuola antirazzista (coord. prof.ssa E. Luciano) e in connessione con la Giornata della Memoria 2021.

NOTA SUL COPYRIGHT

Le ricerche degli studenti si sono svolte prevalentemente su Internet per ovvie ragioni. Abbiamo indicato sempre le fonti e speriamo non ce ne siano sfuggite troppe nella miriade di materiali utilizzati. Vogliamo sottolineare che questo progetto ha scopo esclusivamente didattico e nessun altro fine; rimarrà su questo sito per un tempo limitato.

Ricordiamo inoltre che questo lavoro è stato svolto per il Piano Lauree Scientifiche dell’Università di Torino e il link a questa pagina web è inserito sulla piattaforma “DI.FI.MA. in rete”, che se ne riserva i contenuti.