La nostra esperienza Erasmus + ci ha permesso di scoprire un paese europeo per noi sconosciuto, abbiamo soggiornato per la maggior parte del tempo ad Helsinki, una città moderna in cui è stato facile comunicare utilizzando la lingua inglese e ci siamo sentite accolte con gentilezza, con alcune eccezioni per la nostra scarsa attenzione alla “sacralità” delle piste ciclabili. (Abbiamo così potuto consolidare le nostre competenze civiche). La piacevole scoperta per due italiane è stata trovare un buon caffè ogni mattina e meravigliosi dolci a merenda, un po’ più difficile abituarsi alla città che si svuota dalle 19. Ogni giorno è stato possibile scoprire i diversi quartieri, abbiamo trovato cultura, architettura, design con cui ci siamo riempite gli occhi e la mente. Alcuni luoghi sono diventati immediatamente “posti del cuore”: quasi ogni giorno abbiamo riservato un piccolo spazio per un caffè e una “pausa lettura” alla Biblioteca Centrale Oddi, un edificio che risponde in modo perfetto alla richiesta alla base del concorso di architettura bandito per la sua realizzazione: “un luogo di libertà e uguaglianza per gli utenti”; grandi vetrate si aprono sulla città e ogni gradino diventa una postazione di lavoro per qualcuno. Ci siamo innamorate della spiritualità profonda della chiesa nella roccia, Temppeliaukio, della maestosità della Cattedrale, delle passeggiate lungo il mare battuto dal vento per iniziare la giornata e raggiungere la nostra scuola.

Nel fine settimana, libere dalle lezioni, ci siamo immerse nella natura con una gita fuori porta. La parte migliore del piccolo tour che abbiamo programmato è stata lo spostamento in auto per raggiungere le varie città, ad ogni curva si aprivano paesaggi lacustri così meravigliosi da richiedere continue soste e fotografie che, per una volta, ha desiderato scattare persino Marina.

La scuola “Finnbrit” che ci ha ospitato è una scuola di lingua inglese con insegnanti madrelingua. Il nostro insegnante proveniva da Los Angeles e si era trasferito in Finlandia da qualche anno con la famiglia; avendo un bambino in età scolare era ben informato sul sistema scolastico finlandese, quindi le conversazioni per potenziare l’uso della lingua spesso vertevano proprio su questo tema, così abbiamo lavorato sia sulle competenze linguistiche sia sulla conoscenza del sistema scolastico. Abbiamo apprezzato molto, per una volta da studentesse, i metodi didattici usati e alcune idee le stiamo utilizzando, adattandole alle discipline da noi insegnate.

L’esperienza è stata molto positiva, malgrado le limitazioni imposte dalla pandemia. Non abbiamo potuto soggiornare in una famiglia né frequentare un corso con studenti internazionali o le diverse attività che la scuola normalmente organizza per i propri allievi (avremmo tanto desiderato partecipare ai Knitting meetings), tuttavia l’esperienza ci ha arricchito molto sia culturalmente sia professionalmente, le molte discussioni (naturalmente in inglese) su limiti e ricchezza del progetto Erasmus  per i nostri allievi hanno spinto entrambi a riflettere e a maturare interesse e disponibilità per realizzare altri progetti internazionali.

Ada e Marina

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