Le punte della Bisalta

Secondo una leggenda piuttosto diffusa la cima della Bisalta dovrebbe la sua forma a due punte ad un intervento diabolico. La leggenda narra che un abitante della valle di San Giacomo, ubriaco, stava percorrendo la strada che porta a Madonna dei Boschi, dove la Bisalta, ergendosi in tutta la sua altezza, copriva la luna e quindi gli oscurava la strada. L’uomo, imprecando, disse che avrebbe dato l’anima al diavolo per veder sparire la montagna. Improvvisamente apparve un uomo alto, vestito di verde, dal volto bruno e con una barbetta crespa. Era il diavolo, che gli offrì un contratto cartaceo: avrebbe sgomberato la vista della luna entro la mattina seguente in cambio dell’anima, resa dopo sei anni. Ma l’uomo ubriaco non sapeva firmare, così il diavolo gli diede un ago e gli ordinò di fare un segno con il suo sangue. Una volta firmato il contratto comparvero tanti diavoli e diavoletti che cominciarono a scavare la montagna dalla cima. Il diavolo temeva di non riuscire a rispettare il patto, poiché il lavoro si presentò più difficoltoso del previsto: poco dopo la mezzanotte avevano solo scalfito parte della cima, dividendola in due. Mentre cercava una scappatoia nel contratto, tutti i diavoli e diavoletti scomparvero. Il contratto era stato firmato con una croce. Da allora la cima della Bisalta fu raddoppiata.
Chiara Sivera