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 La poesia lirica         Denotazione e connotazione        Le figure retoriche

 

             L'associazione delle immagini        Il lessico e la sintassi     Il contesto

 

SCRIVERE POESIE

 

In questa sezione si descrivono quelli che erano (e in qualche misura sono ancora) i "ferri del mestiere" del poeta, che però ricorrono anche nella prosa, in particolare nella narrativa.

 


    

Turner     Sun setting

 

La poesia si distingue dalla prosa perché utilizza il linguaggio in un modo molto diverso, nell'intento di suscitare nel lettore un'emozione simile a quella che prova il poeta nel momento in cui scrive.

In passato l'emozione nasceva dallo scarto tra linguaggio poetico e lingua quotidiana, che metteva il lettore di fronte alla novità di una forma espressiva elaborata da una persona in grado di padroneggiare la parola in modo non comune. Per questa ragione il poeta ha spesso assunto le caratteristiche di un vate, di un personaggio dotato di una sorta di "sesto senso" che gli apriva prospettive sconosciute agli altri uomini. 

Col trascorrere del tempo, l'umanità ha imparato a guardare la natura e gli avvenimenti con l'occhio distaccato della scienza e a ridimensionare il ruolo del poeta a quello di colto professionista della parola (sostanzialmente un professore),  persino un po' inutile nella società moderna. E' dunque finita per sempre, come lamentava Leopardi, l'era dell'immaginazione, alla quale la poesia prestava la sua voce? Nemmeno i poeti hanno una risposta precisa a questa domanda: agli albori del 1900 alcuni di loro, come Pascoli, si aprono alle suggestioni  dell'inconscio e della conoscenza intuitiva, altri, come Montale ridimensionano il loro ruolo a quello di esploratori dei limiti della nostra capacità di comprendere il reale, dolorosamente invalicabili come i muri riarsi della sua Liguria, cosparsi sulla cima di cocci taglienti di bottiglia. Consapevoli di questo ridimensionamento,  i poeti del Novecento hanno riportato la poesia ad un tono più prosastico, affidando la suggestione alla capacità di accostare e rielaborare le immagini, più che al ricorso alle caratteristiche classiche del testo poetico: rime, strofe, lessico aulico e lontano dalla parlata quotidiana.