Tutto il materiale è tratto da “100 anni di cronaca” per gentile concessione dell’Arch. Andrea Fulcheri, direttore del Fernando Olivero. Tutti i diritti sul presente materiale sono del Consorzio di Irrigazione Sinistra di Stura.
Una centrale con 100 anni di storia del nostro territorio ad opera del Consorzio di irrigazione Sinistra di Stura. Questo Consorzio, con le sue strutture elettriche e di pompaggio, costituisce la prima opera di vero miglioramento fondiario in Provincia di Cuneo. In 100 anni ne fu eseguita solo un’altra, degna di altrettanta considerazione. È il Consorzio di bonifica montana della Valle Stura, che negli anni 60 eseguì una rete di irrigazione a pioggia in Comune di Demonte, tutt’oggi alla avanguardia per il sistema di controllo della
pressione di esercizio.
Un impianto con un duplice scopo:
- produzione di energia idroelettrica
- di pompaggio delle acque irrigue sul pianoro dei Comuni di Vignolo e Cervasca
La particolarità di questo impianto è la “500”, ovvero la pompa da 430 lt/s con uno sfocio “inferiore” detto “Bianchette” a quota 44 m.
Questa pompa ha una peculiare caratteristica. Finché c’è acqua nello Stura, non consuma energia elettrica ma funziona idraulicamente.
Infatti, nel periodo irriguo, viene fermato il gruppo di produzione di energia elettrica “Stura” di 3.500 lt/s e la portata convogliata in un gruppo idraulico detto “Cassone Moncalvi”. La rotazione viene trasmessa alla suddetta pompa “500”.
In mancanza di acqua il predetto gruppo Cassone è collegato, mediante motore da 232 KVA,alla rete elettrica nazionale
Obiettivi Didattici:
- Uomo-territorio: come nella storia l’uomo ha imparato a sfruttare le
risorse del territorio - Venire a contatto con una piccola centrale idroelettrica
- Consapevolezza che qualsiasi fonte rinnovabile ha dei “costi” ambientali
Siccome tutto ha un “costo” la storia ci insegna che c’è chi si oppone e sono molti quelli che vorrebbero non fare nulla.
A livello energetico non fare nulla porta primo o poi ai problemi come quelli che stiamo vivendo con il “caro bollette”.
Anche Fernando Oivero fu ostacolato nella sua realizzazione, per poter sensibilizzare il territorio all’importanza della sua opera e ai vantaggi per quelle aree dovette inventarsi un modo di “comunicare”. Inizia una guerra portata a vanti anche a colpi di vignette.
Il Cav. F. Olivero farà stampare delle cartoline postali in una serie denominata “Galleria del Consorzio Fernando Olivero di Vignolo e Cervasca”, ad opera del caricaturista Quaglino.
Le parole e il coraggio di Fernando Olivero ci siano di ricordo ora più che mai.