Radiometro di Crookes

Lo strumento fu inventato da William Crookes (1832-1919) per dimostrare la pressione della radiazione luminosa, che è una forza per unità di superficie esercitata dalla radiazione luminosa su un oggetto. Il dispositivo, chiamato radiometro (misuratore di radiazione), deve il suo nome al fatto che la velocità di rotazione delle pale del mulinello è proporzionale all’intensità della radiazione che le colpisce. È però importante sottolineare che questa misurazione era di natura qualitativa.

Codice interno: O8

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Il senso di rotazione del mulinello dipende dal grado di vuoto presente nell’ampolla, poiché ciò determina la causa che genera il movimento. Nel caso dello strumento in questione, il mulinello ruota in senso contrario rispetto al vero radiometro di Crookes, poiché c’è ancora una quantità residua di gas all’interno dell’ampolla. In queste condizioni, lo scopo dell’apparecchio era dimostrare che le molecole del gas presenti nell’ampolla, quando colpiscono le facce annerite (che assorbono la luce e quindi diventano più calde), esercitano una pressione maggiore rispetto a quelle che colpiscono le facce riflettenti, a causa della differenza di temperatura. Quindi, sembra che il mulinello sia spinto dal lato delle facce annerite.

Tuttavia, in condizioni di vuoto estremamente spinto (circa un milionesimo di atmosfera), il vero radiometro di Crookes ruoterebbe in senso opposto, a causa della sola pressione della luce che è sempre presente. In queste condizioni, il numero di molecole non sarebbe sufficiente per innescare un movimento dovuto agli urti più intensi sulle facce annerite. È possibile dimostrare che, in condizioni di assorbimento e riflessione perfetti, la pressione della luce sulla faccia riflettente è il doppio di quella sulla faccia assorbente.

Liceo Classico e Scientifico Statale "Pellico-Peano" Cuneo