Spettroscopio a prisma di Bunsen

Tra i vari modelli di spettroscopio questo è del tipo a prisma. Convogliando in esso le componenti cromatiche prodotte da un prisma, si possono analizzare le righe di emissione.

Codice interno: O4

Spettroscopio a prisma di Bunsen

Lo strumento sfrutta il fenomeno della dispersione della luce prodotto da un prisma per convogliare le varie componenti cromatiche della luce emessa da una sostanza nelle condizioni di emissione per analizzarne le righe spettrali (righe d’emissione).

Questa proprietà può essere sfruttata per l’individuazione di nuovi elementi, poiché lo spettro di emissione è diverso per ogni sostanza. Il funzionamento consiste nel far passare la luce emessa dalla sostanza resa incandescente attraverso la sottilissima fessura regolabile sul tubo di sinistra. La luce verrà dispersa dal prisma e infine focalizzata sotto forma di righe in corrispondenza dell’oculare (tubo di destra). Il “tubo” centrale proiettava una scala graduata entro l’oculare.

Fu così che nel 1859 dagli studi compiuti dal chimico Robert von Bunsen (1811-1899) e dal fisico Gustav Kirchhoff (1824-1887) nacque la moderna spettroscopia e vennero poi individuati gli elementi rubidio, tallio, cesio ed elio.

Liceo Classico e Scientifico Statale "Pellico-Peano" Cuneo