Generatore di Van de Graaf

Quello descritto è un generatore elettrostatico noto come generatore di Van de Graaff, ideato intorno al 1930 dall’ingegnere americano Robert Jemison Van de Graaff (1901-1967). Questo generatore consente di accumulare una grande quantità di carica elettrostatica.

(codice interno: E10)

Generatore di Van de Graaf

Il generatore di Van de Graaff è costituito da una colonna di materiale isolante che sostiene una grande sfera metallica cava. All’interno della colonna scorre una cinghia flessibile di gomma montata su due rulli. Uno dei rulli è posizionato all’interno della cavità della sfera metallica, mentre l’altro si trova alla base della macchina ed è azionato da un motore che mantiene in movimento la cinghia. Ci sono due pettini metallici posizionati di fronte ai due rulli: uno è collegato alla sfera metallica e l’altro è collegato a un circuito ausiliario che genera cariche sulla cinghia. Nei modelli più piccoli del generatore, il pettine alla base può essere sostituito da un sistema che produce cariche elettriche sulla cinghia per strofinio.

Quando il motore aziona la cinghia, questa scorre lungo la colonna attorno ai due rulli. Vicino al rullo alla base, vengono generate per strofinio delle cariche statiche sulla cinghia. Queste cariche vengono trasportate dalla cinghia nella parte cava della sfera conduttrice, dove un pettine interno alla sfera le preleva e le distribuisce sulla superficie esterna della sfera. La carica accumulata in questo modo crea un campo elettrico intorno alla sfera che può ionizzare l’aria circostante e generare scariche elettriche verso altri conduttori nelle vicinanze.

Liceo Classico e Scientifico Statale "Pellico-Peano" Cuneo