Conduttore isolato

Questo strumento è utilizzato per condurre esperimenti sull’induzione elettrostatica, poiché, con apposite misure, è possibile evidenziare ciò che un tempo era chiamato “scomposizione o decomposizione del fluido elettrico”. Questo fenomeno avviene avvicinando, senza contatto, il conduttore a una sorgente di campo elettrico, come ad esempio il polo positivo di una macchina elettrica di Ramsden.

(codice interno: E15)

Conduttore isolato

L’apparecchio è costituito da una base circolare in legno che sostiene un’asta di vetro (un isolante) tramite un raccordo in ottone. All’estremità dell’asta, c’è un cappuccio d’ottone saldato con mastice, che funge da collegamento tra l’asta di vetro e il conduttore cilindrico cavo in ottone, disposto parallelamente al suolo. A breve distanza dall’asta di vetro, si trovano due anellini in ottone posizionati simmetricamente. Le estremità del conduttore terminano con due elementi sferici cavi.

Va notato che lo strumento classico, da cui l’apparecchio in questione trae ispirazione, presenta due pendoli elettrici corrispondenti agli elementi sferici, con lo scopo di evidenziare lo stato di carica o neutralità della superficie del conduttore (si può fare riferimento anche all’apparecchio per l’elettrizzazione per influenza). Supponiamo di avvicinare, senza contatto, il polo positivo di una macchina elettrica alla sfera sinistra: a causa dell’induzione elettrostatica, la sfera sinistra si carica negativamente, mentre quella destra manifesta una carica positiva. Ci sono diversi metodi per constatare che le cariche sono di segno opposto. Nello strumento classico, era sufficiente avvicinare, dopo averla elettrizzata per strofinio, una bacchetta di cera-lacca al pendolo con carica negativa, notando la conseguente repulsione, e allo stesso modo una bacchetta di vetro elettrizzata al pendolo con carica positiva. Con questo strumento, è possibile evidenziare lo stesso fenomeno toccando la superficie di ogni sfera con un elettroscopio e utilizzando le bacchette come descritto in precedenza.

Quanto agli anellini, è possibile ipotizzare, ma è necessario verificare sperimentalmente, che il costruttore abbia ricevuto precise indicazioni dal committente di posizionare i due anellini per poter agganciare due astine conduttrici, ad esempio, su ciascun anello con una pallina di midollo di sambuco all’estremità (un elettroscopio a midollo di sambuco), un filo elettrico o semplicemente una catenella per collegare l’apparecchio a un elettroscopio allo scopo di evidenziare il cosiddetto piano

Liceo Classico e Scientifico Statale "Pellico-Peano" Cuneo