Pagina iniziale        Scrivere poesie

L’associazione delle immagini

E’ un processo mentale importante, che sta alla base della conoscenza stessa. Associare immagini tra le quali esiste qualche analogia, pensare per modelli, riconoscere legami di causa-effetto, contiguità spazio-temporale ci permette di rielaborare le informazioni che, attraverso i sensi, giungono al nostro cervello e vengono memorizzate.

In poesia, l’associazione delle immagini dà luogo ad una serie di figure retoriche assai importanti, classificate di solito tra le figure di significato o semantiche, che tuttavia meritano di essere esaminate in modo dettagliato, data la loro funzione insostituibile nella creazione del testo poetico.

La poesia infatti utilizza soprattutto il linguaggio nel suo senso connotativo, cioè non tanto per trasmettere informazioni, quanto per far nascere emozioni, ma le emozioni che sono associate alle parole, ovviamente, sono in larga misura soggettive. E’ quindi necessario saper interpretare la poesia conoscendo l’autore col quale si ha a che fare, in ogni caso un certo margine di soggettività nell’interpretazione del testo poetico è destinato a rimanere. E’ anche vero che esistono immagini che hanno avuto in poesia un ampio utilizzo mantenendo un significato costante, ad esempio

 

Sole = luce, vita,  serenità, chiarezza intellettuale        ma anche        aridità

Mare = vita,  affetto, sensualità                                     ma anche        tempesta, tormento interiore

Terra natale = madre, infanzia, protezione     

Fiore =    gioventù, innocenza

Inverno, nebbia  =  solitudine, abbandono, morte, incapacità di capire

      E’ necessario precisare che le figure di pensiero vengono interpretate in modo diverso da varie correnti di critica letteraria e che spesso non è facile distinguere esattamente l’una dall’altra; il discorso che segue ha quindi un valore del tutto generale.

      In linea di massima,  a seconda di come sono associate le immagini potremo avere:
      la metafora, l’analogia, l’allegoria, l'emblema, il simbolo

La metafora

 
Friedrich Il mare di ghiaccio
Immagine metaforica delle rovine provocate dall’odio e dall’aggressività

La metafora  è il trasferimento di significato da una parola all’altra, cioè la sostituzione di una parola con una che abbia con la prima un rapporto di somiglianza. Si tratta cioè di un paragone abbreviato e sottinteso, ad esempio " madre terra " equivale a “la terra genera e fa vivere   come la madre”.  La metafora crea nuovi significati, che vanno al di là di quelli del termine di partenza e del termine di arrivo, mette in relazione due diversi mondi, crea tutta una trama di elementi corrispondenti. Nell’esempio sopra indicato, la metafora mette in relazione la bellezza del paesaggio, il calore del sole,  la fertilità dei campi con la bellezza, l’amore, la tenerezza, la capacità di generare e proteggere la vita della madre.

Altri esempi: 

Metafora e simbolo spesso sono difficili da distinguere, si pensi ad esempio il caso del fiore:

-         se rappresenta la gioventù  ha un significato metaforico che si basa sull’idea di bellezza, freschezza e fragilità:

-         se ha dei significati più specifici ha spesso valore simbolico, in quanto il nesso col concetto rappresentato non è ben percepibile; ad esempio il giglio rappresenta generalmente la purezza e la rosa il peccato ma il legame tra questi concetti non è evidente, è legato al modo di interpretare le immagini che caratterizza le diverse culture.

        
Dante Gabriel Rossetti: Annunciazione e Lady Lilith

L’allegoria


Botticelli –  La calunnia

      L’allegoria di solito rappresenta con un’immagine un’entità astratta, (donna con spada e bilancia = giustizia), oppure è una sorta di metafora prolungata, in cui si narra ad esempio una storia con un significato morale. Gli animali di Fedro, che rappresentano pregi e difetti del carattere umano, agiscono in un raccontino e danno così origine ad un’allegoria; anche testi molto più lunghi, come la Divina Commedia, possono avere significato allegorico.

      La pittura, in special modo quella rinascimentale, si è sempre avvalsa di rappresentazioni allegoriche in cui le immagini costituiscono metafore prolungate che trasmettono a chi guarda un messaggio, spesso di natura morale.

Nel dipinto di Sandro Botticelli,  si vede re Mida che, mal consigliato dall’Ignoranza e dal Sospetto, si accinge a giudicare un innocente, trascinato dalla Calunnia preceduta dall’Invidia.

In forma di donna anziana vestita di nero, il Rimorso guarda la Verità, che distoglie lo sguardo dalla scena.

  
L’analogia 

Si differenzia dalla metafora perché associa immagini apparentemente prive di rapporto logico, o, per essere più precisi, questo rapporto risiede in esperienze tipiche ed esclusive del poeta, più difficili da individuare per il lettore rispetto a quanto accade per la metafora. Con l’analogia il poeta stabilisce legami unificanti tra immagini diverse secondo un processo in larga misura soggettivo; si tratta di una modalità di componimento molto utilizzata nella lirica tra ‘800 e ‘900, in particolare da Pascoli e Ungaretti.

  L'emblema


L'Onda   Courbet

L’emblema, spesso usato come sinonimo di simbolo, è l’immagine di un oggetto che assume, in un determinato autore, significato costante, ad esempio in Eugenio Montale il mare rappresenta sempre la capacità dell’uomo di vivere, essere in sintonia con la natura e se stesso e di rendersi ragione della sua esistenza.

Il simbolo

   
San Marco col leone

Il simbolo  è un’immagine che rappresenta un’altra immagine secondo un rapporto di somiglianza non evidente; possiamo dire che il simbolo è un prodotto dell’analogia ed ha quindi natura più soggettiva  di quella della metafora, o è legato a significati profondi di una certa cultura, le cui origini non sono immediatamente percepibili  ad esempio       

pellicano, pesce   =  simbolo di Cristo             
            
   leone = simbolo di Venezia…