Pagina iniziale La poesia lirica
Il sonetto
Un sonetto è una breve composizione formata da endecasillabi di due quartine
e due terzine; le quartine presentano una rima alternata o incrociata, mentre le
rime delle terzine sono più ampie e varie. Questo tipo di testo poetico ha
avuto un ruolo importante nella letteratura italiana fin dagli inizi; fu usata
da Dante e Petrarca, divenne assai comune durante il Rinascimento e rimase in
uso fino al primo Romanticismo; ne sono un esempio le liriche di Ugo Foscolo,
ad esempio "In morte del fratello Giovanni"
e "Alla sera". Nel corso del Novecento, questo componimento letterario è stato
progressivamente abbandonato, ma Saba lo utilizza ancora in diverse
occasioni.
La canzone
Nata nel Medioevo, si tratta di un componimento di contenuto elevato, importante, sia che tratti temi religiosi, morali, civili, filosofici, sia che tratti temi personali e in particolare l’amore. La canzone ha una struttura complessa; è costituita da un minimo di cinque strofe ad un massimo di dieci e i versi sono endecasillabi e settenari. La struttura classica della canzone è quella proposta da Francesco Petrarca.
La canzone libera
E’ la forma
più moderna di canzone, creata da Giacomo Leopardi, che modificò le forme
tradizionali introducendo la novità dei versi sciolti, non più legati dalla
rima.
Il madrigale
Legato ad una forma musicale che prende il suo nome, è una composizione breve in terzine (da due a cinque), conclusa da uno o due distici. Nacque nel Trecento, fu molto in uso durante il Rinascimento e venne ripreso a fine ‘800.
La ballata
Originariamente accompagnata dalla musica e dalla danza, la ballata è caratterizzata dalla presenza di un ritornello che viene ripetuto al termine di ogni strofa. Le strofe sono formate da endecasillabi e settenari, spesso non legati dalla rima (versi sciolti).