La poetica 

Ugo Foscolo non crede nell’esistenza di un Dio Creatore e in una Provvidenza che anima tutto l’Universo. Da ciò deriva una pena profonda per la condizione umana alla quale  si sovrappone la volontà del poeta di strappare alla morte ciò che è grande e bello ed il ricordo dei propri cari. Questo, secondo l’Autore, è possibile attraverso l’illusione che le persone importanti per noi  possano rimanere vive nel nostro cuore fino a quando ne manterremo il ricordo. Il poeta, nei “Sepolcri”, scrive che gli uomini grandi, i quali  hanno reso preziosi servizi alla patria in tutti i settori della vita civile e militare, non muoiono mai davvero e le loro tombe diventeranno il luogo ideale dove tutti cercheranno ispirazione nei momenti importanti della loro vita e della storia. Il rispetto per i morti e il legame di affetto che ci vincola a loro rendono così unite le famiglie e rendono eterno il ricordo delle persone importanti, impedendo anche che la loro parola e il loro insegnamento vadano persi. La poesia ha il compito di rendere eterni questi valori morali e civili attraverso la bellezza del verso che, come la bellezza umana, rende meno squallida la vita e aiuta a superare i momenti difficili dell'esistenza.