Pagina iniziale       Ottocento       Gli autori     Giosuč Carducci

San Martino


Van Gogh Cordeville

La nebbia a gl’irti colli
piovigginando sale,
e sotto il maestrale
urla e biancheggia il mar;

ma per le vie del borgo
dal ribollir de’ tini
va l’aspro odor de i vini
l’anime a rallegrar.

  Gira su’ ceppi accesi
lo spiedo scoppiettando:
sta il cacciator fischiando
su l’uscio a rimirar

tra le rossastre nubi
stormi d’uccelli neri,
com’esuli pensieri,
nel vespero migrar.


Parole difficili
                   a-  Irti: I colli in questa stagione (autunno) sono colmi di alberi che hanno perso                                                   le   foglie e quindi i rami sono acuminati;                                                                          

                       b-  Maestrale: vento di nord-ovest, detto anche “vento maestro”;

 c-  Tini: barili;

 d-  Uscio: ingresso, apertura, entrata, uscita, soglia;

e-      Ceppi: pezzo di tronco utilizzato per bruciare nei camini, nelle stufe, nei falň;

f-       Vespero: attimo dell’imbrunire, tramonto, crepuscolo; sera

g-      Esuli: Fuggiaschi, che emigrano;

h-      Biancheggia: che fa schiuma, il mare durante le tempesta, spumeggia.

Schema metrico
                  a-      Il verso č settenario;

b-     Le strofe sono formate da quattro versi e sono tutti periodi indipendenti;

c-      L’autore usa rime tradizionali, collocando nei due versi al centro di ogni strofa una rima baciata e nei quattro versi finali delle quattro strofe la stessa rima.

d-     Sono presenti diversi enjambement per esempio, nella prima strofa ne troviamo uno tra i primi due versi; e un altro nella terza strofa sempre tra i primi due versi.

Denotazione e connotazione
In questa poesia il poeta usa solo il linguaggio denotativo descrivendo un caratteristico paesaggio autunnale. Inizialmente ci appare  ostile: il mare in tempesta, la nebbia, la pioggia e il vento. Successivamente l’autore ci propone l’immagine di un luogo allegro e spensierato dove, nelle vie del borgo l’odore del vino, rallegra gli animi.

Figure di suono
Sono presenti alcune allitterazioni: spiedi \ scoppiettando; rossastre \ stormi

Figure di significato
Non sono presenti evidenti figure di significato

Commento
Il poeta  associa alla nebbia ,agli irti colli e al vento che fa  infrangere  il mare contro gli scogli un sentimento di tristezza e malinconia, ma nella strofa successiva risalta questo “aspro odor dei vini”che riesce ad rincuorare e a rallegrare gli abitanti del borgo in contrasto con questi sentimenti negativi provocati dal con il brutto tempo e dall’arrivo dell’autunno.
Nella strofa successiva il poeta rappresenta immagini uditive e visive caratteristiche del paese descritto in autunno,come lo spiedo che scoppietta sul fuoco e il cacciatore che fischietta sulla porta di casa; paragona inoltre uno stormo di uccelli neri, che volano al calare della sera, osservati dal cacciatore, al vagare dei suoi pensieri.