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Quando nacqui mia madre ne piangeva

 
Cézanne  Case lungo una strada

Quando nacqui mia madre ne piangeva,
sola, la notte, nel deserto letto.
Per me, per lei che il dolore struggeva,
trafficavano i suoi cari nel ghetto.

Da sé il più vecchio le spese faceva,
per risparmio, e più forse per diletto.
Con due fiorini un cappone metteva
nel suo grande turchino fazzoletto.

Come bella doveva essere allora la mia città
tutta un mercato aperto!
Di molto verde, uscendo con mia madre,
io, come in sogno, mi ricordo ancora.

Ma di malinconia fui tosto esperto;
unico figlio che ha lontano il padre.

 

 

 

Parole difficili

struggeva: tormentava, logorava; 

ghetto: quartiere povero nel quale vivevano gli Ebrei emarginati nelle grandi città;

diletto: divertimento, piacere;

fiorini: moneta dell’epoca;

tosto: presto, subito.

 

Schema metrico

La poesia è composta di quattro strofe, le prime due quartine e le ultime due terzine, riprendendo la struttura del sonetto. I versi sono tutti endecasillabi e piani. Nelle prime due strofe le rime sono alternate (ABABABAB) mentre i tre versi della penultima rimano rispettivamente con il primo, il secondo, il terzo dell’ultimo (ABCABC).

I due enjambements presenti nella poesia si trovano tra il settimo e l’ottavo verso (metteva nel suo grande…) e tra il nono e il decimo (allora la mia città).

Figure di suono

E’ presente un’assonanza tra le parole deserto/letto.

Denotazione e connotazione

La poesia ha un carattere essenzialmente denotativo in quanto il poeta descrive la sua nascita e la vita nel ghetto di Trieste.

L' associazione delle immagini

Non sono presenti similitudini, metafore o altri usi connotativi del linguaggio.

Figure semantiche

Molto verde è una  metonimia.

Commento
In questa poesia il poeta vuole descrivere la sua travagliata infanzia vissuta nel ghetto di Trieste. Ricorda comunque con un piacere misto alla malinconia la madre che lo portava al parco, in una città che doveva essere molto verde, piena di vita nei mercati rionali e nella zona del porto, tranquilla nella zona residenziale. Egli si rese presto conto di essere l’unico bambino a non avere il padre accanto a sé, nonostante gli zii e i nonni materni cercassero di non fargli mancare nulla. Anche in questo testo, quindi, Saba riprende il discorso della sua condizione di ebreo, che si sente  isolato dal resto della popolazione e abbandonato dal padre.