Pagina
iniziale Ottocento
Gli autori Giovanni Pascoli
NOVEMBRE
Monet Sul fiume
Gemmea
l’aria, il sole così chiaro Che tu ricerchi gli albicocchi in fiore, e del prunalbo l’odorino amaro senti nel cuore… Ma secco è il
pruno, e le stecchite piante Silenzio
intorno: solo, alle ventate, |
c- Stecchite: spoglie, con rami secchi
d- Trame: disegni, intrecci
e- Cavo: vuoto
La
metrica
Il testo è formato da tre strofe formate da tre
endecasillabi ed un quinario rimati secondo lo schema: ABAb, CDCd, EFEf. (RIME
ALTERNATE)
L’ enjambement è presente nei versi 1\2, 7\8, 11\12; in generale c’è corrispondenza fra strofa e sequenza di contenuto.
Figure
di suono
Compare
un gioco fonico rafforzato da assonanze e consonanze (sole, fiore) e
allitterazioni di s e r (secco, stecchite, segnano, sereno, sonante, sembra…)
che richiamano il fruscio delle foglie che cadono.
Connotazione
e denotazione
Il componimento è caratterizzato, nelle prime due
strofe, dall’uso denotativo dei termini; sembra che il poeta intenda
semplicemente descrivere un paesaggio autunnale. Nelle ultime due strofe però
si impone l’uso connotativo: il gelo, il silenzio, l’autunno, la ricorrenza
di Ognissanti richiamano l’idea della morte e dell’abbandono, alludendo alla
dolorosa esperienza giovanile del poeta.
Figure
di significato
Nel
testo non compaiono figure di significato precise: tutta la descrizione del
paesaggio ha però valore metaforico: l'arrivo della stagione fredda è
associato al sopraggiungere della vecchiaia e della morte.
Commento
In questa poesia, ma che, a uno sguardo più attento, rivela tutti i
segni dell’autunno il poeta descrive una serena giornata di novembre, così
assolata da sembrare primaverile: piante secche, assenza di
uccelli, terreno
gelato. Tutto questo e l’agghiacciante silenzio che lo
avvolge, gli ricordano il suo
triste passato e sopratutto l’inattesa morte del padre, proprio perché nei
primi giorni di novembre si ricordano i morti. Nel passaggio dalla prima alla
seconda strofa si descrive l’illusione che si genera quando, in certe giornate
di autunno, il clima sembra primaverile, ma si tratta di una sensazione
destinata a svanire rapidamente per ricondurre alla triste realtà
dell’autunno. Nell’ultima strofa, il poeta fa riferimento alla morte dei
familiari, un tema autobiografico assai ricorrente nella poesia di Pascoli.
Il testo allude in generale al dolore di chi, per un momento, intravede uno
spiraglio di sereno nella tristezza della condizione umana, ma viene bruscamente
ricondotto alla realtà dal pensiero della morte, che incombe su di noi e ci
toglie per sempre le persone care.