Pagina iniziale       Ottocento         Gli autori       Giovanni Pascoli 

La poetica

 
Constable   Carro di fieno

Secondo Pascoli, il poeta deve essere come un  fanciullino, che osserva con spirito ingenuo la realtà che lo circonda; la sensazione che prova il bambino è di gioia e di felicità, che purtroppo, col passare del tempo, viene spenta dalla sofferenza e dal raziocinio e solo un poeta è capace di coglierla e inserirla nelle sue poesie per rivelarla al lettore.  A causa di questa visione della vita, al poeta tutto appare  misterioso e ogni aspetto visibile della realtà rappresenta solo il simbolo del vero significato delle cose. Nasce cosi il simbolismo di Pascoli in cui ogni elemento descritto diventa simbolo di qualcos’altro, ad esempio in “Lavandare", l’aratro abbandonato che è simbolo di tristezza e di malinconia, richiama l’immagine stessa del poeta abbandonato nei suoi affetti.
Un altro tema della poesia pascoliana è la memoria, infatti molti oggetti fanno riaffiorare antichi ricordi; essa recuperando gli affetti perduti contiene una parte di dolcezza, intenerisce l’animo e crea un immenso senso di pace.