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SALVATORE QUASIMODO
Figlio di un ferroviere, Salvatore Quasimodo nasce a
Modica (Ragusa ) nel 1901. Dopo un’infanzia trascorsa in viaggi a causa del
lavoro del padre, si iscrive alla facoltà di ingegneria a Roma, ma, abbandona
ben presto l’università. Nel 1926 accetta un impegno presso il genio civile
in Calabria. poi, trasferitosi a Firenze, incomincia a frequentare l’ambiente
letterario raccolto intorno alla rivista “Solaria” , dove pubblica le sue
prime poesie. Nel 1930 pubblica la raccolta di poesie “Acque e terre”
e con le successive raccolte, riunite nel 1942 sotto il titolo “Ed è
subito sera”; nel 1932 “Oboe sommerso”.
Si trasferisce a Imperia e poi, nel 1934 a Milano,
ottiene la cattedra di italiano presso il conservatorio della città, grazie ai
suoi meriti letterari. L’esperienza della guerra e dell’occupazione tedesca
segnò tuttavia una svolta decisiva nella sua poesia: es. “Alle fronde dei
salici”. Nel dopoguerra la sua poesia si precisa per un nuovo impegno
militare, che rappresenta un elemento importante nel riferimento del premio
Nobel, nel 1958. Muore nel 1968.