A

 A come Africa. A. parte stasera per il Congo, chi appena l’avesse osservata con occhio curioso ed anche un po’ affettuoso già poteva sapere che sarebbe andata a finire così – o meglio che così sarebbe iniziata – perché anche sui banchi di scuola si sogna la vita, magari non è qui che tutto comincia ma è anche qui che le cose si incubano, si mettono alla prova, si forgiano e consolidano. A volte purtroppo crollano anche, che è poi un modo di costruirne altre.

A come aereo e come ali, perché A. vola: verso l’altro che l’aspetta per essere la sua gioia , verso tutti quegli altri che per ora sono anonimi come tante a ma che presto si riveleranno nei loro volti che domanderanno, sorrideranno, urleranno, spalancheranno gli occhi.

A come attesa, perché A. di mestiere fa nascere i bimbi, accompagnando per mano tante madri in quel passaggio di travaglio e meraviglia che è la madre di tutte le attese.

A come alternativo, lo sguardo sul mondo che come A. occorre avere per capire che la diversità dell’altro è almeno tanta quanta la nostra, e che in ciascuna c’è un valore aggiunto ed un bisogno di incontro; e che forse, se aspettiamo un momento prima di giudicare, avremo già imparato un altro modo di essere.

A come allegria, perché occorre il lanternino a chi voglia trovare sul viso di A. la rabbia, la tristezza, la competizione.

A. è passata a trovarci prima di partire, ha rivisto la sua aula (ma non era la A), ha incontrato un po’ di noi popolazione che nella scuola ci resta, un po’ di studenti di passaggio come lei  che l’hanno ascoltata immaginando forse il giorno in cui anch’essi potranno dire di aver trovato la stessa motivazione nel perseguire un progetto, quale che sia.

Allora auguri A., allieva audace abituata ad accedere ad altitudini ardite avanzando ampie aspettative, acconsenti ad abbracciarci aspettandoti!

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2 risposte a A

  1. Greta scrive:

    A come aspirazione o ammirazione, perchè chi conosce A. sa che ciò che c’è scritto è vero
    e per questo che è felice di conoscerla e soprattutto la presa un po’ a modello;
    e quindi anche A come aspettare di realizarsi come A. un giorno, sperare di diventare un po’ simile a lei…buon viaggio A.!!

    ps: “a come autorizzazione”, perchè volevo chiederle il permesso di inviare ciò che ha scritto proprio ad A. (sempre che non lo abbia ggià fatto), che ne dice?

  2. Pierpaolo Simonini scrive:

    a come acconsento!

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