FRATELLI Giuseppe Ungaretti

FRATELLI

Giuseppe Ungaretti

Di che reggimento siete

fratelli?

Parola tremante

nella notte

Foglia appena nata

Nell’aria spasimante

involontaria rivolta

dell’uomo presente alla

sua fragilità

Fratelli

 

Di che….fratelli? = Il riferimento alla guerra lo si deduce dalla prima strofa della poesia, in questa domanda rivolta ai soldati che stanno passando accanto alla postazione dove si trova il poeta con i suoi commilitoni. Fratelli = rappresenta la parola-chiave del componimento.
Parola = è riferito a fratelli; tremante = la parola fratelli vibra/trema nel cuore della notte (il tremore trasmette il sentimento della paura per l’incertezza sulla propria sorte).

Foglia appena nata: analogia – quella parola di solidarietà, fratelli, è paragonata a una foglia appena sbocciata, fragile, così come è fragile il destino dell’uomo.
aria spasimante = nell’aria che è lacerata da scoppi, spari e lamenti.
involontaria rivolta = [la parola fratelli suona come] ribellione spontanea/istintiva all’orrore della guerra.
presente…fragilità = di ogni uomo consapevole della propria fragilità (cioè della precarietà della sua esistenza).

Tema: La poesia Fratelli in origine si intitolava Soldati (sia nella raccolta Porto sepolto del 1916, sia in Allegria del 1919), nel corso degli anni fu rimaneggiata più volte fino alla stesura definitiva nell’edizione del 1942 dell’Allegria.
Verte su uno dei temi fondamentali del primo Ungaretti: la “fraternità degli uomini nella sofferenza”, nel caso specifico è la fraterna solidarietà che lega i soldati nella condizione di fragilità imposta dalla guerra. Gli uomini legati dal comune destino di morte si uniscono nel comune sentimento di precarietà non solo legato alla situazione contingente ma riferito anche alla condizione umana nel suo complesso. La solidarietà rappresenta l’istintiva reazione (involontaria rivolta) alla constatazione della precarietà umana.

Forma metrica: Cinque strofe di versi liberi. Non essendovi che un solo verbo (siete al v.1) la centralità viene assunta da sostantivi e aggettivi che si affiancano l’uno all’altro.
Dal punto di vista stilistico, Ungaretti rende il linguaggio estremamente suggestivo attraverso l’uso di termini essenziali ed immediati. Poche parole scarne e crude e un termine che scandisce tutta la lirica : fratelli, ripetuta all’inizio e alla fine della lirica.
Spazi bianchi, scomposizione dei versi e pause servono a dare rilievo al valore delle poche e scarne parole utilizzate.

La poesia che segue è la versione definitiva di Fratelli, che troviamo nella raccolta L’allegria del 1943: precedentemente, ne Il porto sepolto, il titolo di questo componimento era Soldato.

Fratelli fa parte delle poesie composte da Ungaretti durante la prima guerra mondiale, mentre il poeta si trovava volontario al fronte. Il tema principale è quindi quello della precarietà della vita, costantemente impregnata di una presenza di morte. Anche in questi versi, come in Soldati, la fragilità umana è espressa dall’autore attraverso il confronto tra individuo e natura: i fratelli commilitoni diventano così “foglie appena nate” (v. 5). Con la definizione di “fratelli” (v. 10) i soldati riacquistano la propria umanità ed intima dignità. Attraverso l’immagine de l’“involontaria rivolta dell’uomo” (vv. 7-8), Ungaretti celebra l’istinto di quest’ultimo alla vita e il desiderio insito nell’ animo di ognuno di sfuggire la morte e la guerra.

La lirica si riconferma molto essenziale, pochi e brevi versi liberi, e grande ricercatezza nella scelta e nell’uso del singolo vocabolo.

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